Nuovi virus dalla Cina, la situazione: parla infettivologo Galli
Con la scoperta di un nuovo virus in Cina quali sono i rischi che corriamo: interviene l'infettivologo Massimo Galli
Il virus G4 EA H1N1, appena scoperto in Cina, è solo l’ultimo arrivato: gli esperti, infatti, sono d’accordo col dire che è come scoperchiare un “vaso di Pandora”: dal 2003 alla pandemia di Covid-19, infatti, ci sono già stati Chikungunya, Ebola, Marburgo, Nipah e Zika.
In particolare, dopo la scoperta di un nuovo virus dalla Cina, sono in molti a chiedersi cosa dobbiamo aspettarci in futuro e a fare chiarezza ci ha pensato Massimo Galli, dell’Università di Milano e primario dell’ospedale Sacco.
“I virus della famiglia H1N1 – ha spiegato Galli all’Ansa – sono il frutto di un gran calderone di riarrangiamenti di virus diversi in animali diversi. Finché non si estrae dal mazzo un virus capace di trasmettersi da uomo a uomo. Le provette naturali nelle quali questi virus rimescolano il loro patrimonio genetico sono i maiali, ma recentemente è emerso che anche i pipistrelli danno il loro contributo”.
“Volendo ripercorrere l’albero genealogico del nuovo virus scoperto in Cina, il suo parente più lontano è addirittura il virus H1N1 della Spagnola, risaltato fuori nel 2009 in una veste molto diversa: una sorta di Arlecchino genetico che aveva in sé – osserva l’esperto – i virus suini H1N1 americano ed eurasiatico, mescolati con un frammento del virus degli uccelli e con un virus umano”.
“Quello che i ricercatori cinesi hanno trovato – ha sottolineato Galli – è un virus che nel tempo è cambiato radicalmente e che oggi è stato trovato anche negli addetti degli allevamenti, soprattutto di età compresa fra 18 e 35 anni e si è visto che non si trasmette da uomo a uomo”.
È possibile, ha spiegato l’epidemiologo, che “se saltasse fuori non ci darebbe fastidi” ma “non avremmo un vaccino e dovremmo programmarne uno”.
Tuttavia, “c’è di peggio”: il timore di Massimo Galli è che possano arrivare nuovi virus fra chi è a stretto contatto con gli animali: “C’è stato anche il virus H7N9, che ha circolato fra il 2013 e il 2014 in Cina, un virus aviario che non si è trasmesso significativamente da uomo a uomo. Un altro virus aviario che ha fatto parlare di sé è stato infine il virus H5N8, che negli ultimi anni ha circolato in Europa”.