NOTIZIE
SALUTE

Nuova variante Xec del Covid, come distinguerla dall'influenza: sintomi simili, ma occhio alle differenze

Nuova variante Xec di Covid o influenza stagionale? Sintomi e modi per capire di quale delle due si è vittima

Pubblicato:

Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

La nuova variante Xec del Covid presenta sintomi simili ma anche alcune differenze rispetto all’influenza stagionale che promette di allettare molti italiani nelle prossime settimane. Vediamo similitudini e divergenze e tutti gli accorgimenti da adottare per capire se si è incappati in una o nell’altra.

Le previsioni sulla stagione influenzale

Si preannuncia una stagione influenzale 2024/25 molto intensa. I primi casi sono spuntati in questo mese di ottobre e, sempre più spesso, diventa complicato riuscire a distinguere se si è vittima della solita influenza stagionale oppure se si è incappati nel Covid e nella nuova variante Xec.

Con l’attestazione dei primi casi, gli esperti hanno appurato che la circolazione virale è già iniziata e l’obiettivo è quello di evitare di replicare anche in Italia la stagione “da record” che si è avuta in Australia.


Il picco potrebbe arrivare nel periodo tra Natale e Capodanno

Influenza e Covid, casi in crescita

Nonostante la comparsa dei primi casi, ci troviamo ancora in una fase preliminare della stagione influenzale. A circolare non è solo l’influenza stagionale però: ci sono anche diversi virus respiratori simil-influenzali che approfittano degli sbalzi termici di questi giorni per proliferare.

Ne ha parlato a Fanpage.it, il professore Fabrizio Pregliasco dell’Università Statale e direttore sanitario dell’Irccs ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano.

I numeri delle prossime settimane saranno da tenere d’occhio: per monitorare la situazione, a partire dal 14 ottobre 2024, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha attivato la sorveglianza epidemiologica RespiVirNet per le sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori. Quella virologica è invece prevista dall’11 novembre 2024.

Quali sono i sintomi della nuova variante Xec

Il virologo suggerisce tre elementi che permettono di distinguere l’influenza stagionale dalle altre forme respiratorie: l’inizio improvviso della febbre alta, oltre i 38 °C, almeno un sintomo respiratorio (naso chiuso, naso che cola o tosse) e almeno un sintomo generale (dolori muscolari o articolari). Se si hanno tutti e tre questi sintomi, allora si ha l’influenza. Se mancano, potrebbe essere quindi un caso di infezione causata da altri virus.

Insomma, non è Covid se la febbre è alta, c’è un interessamento delle vie respiratorie e sintomi generale, spiega Pregliasco. Lo è invece quando si viene a delineare una malattia che talvolta è simile all’influenza e più spesso si presenta in una forma più intermedia. Si può avere per esempio anche solo con un po’ di tosse, soprattutto nei giovani e negli adulti sani, ma anche essere casi asintomatici.

L’influenza stagionale che sta iniziando a circolare presenta inoltre sintomi simili rispetto a quella che ha colpito l’Australia, dove si è vissuta la stagione più pesante degli ultimi otto anni.

I rischi e le previsioni future

Come detto, ci si trova ancora in una fase embrionale della stagione influenzale per cui per adesso le previsioni sono tutte ipotetiche e fortemente legate al meteo. Secondo Fabrizio Pregliasco, si dovrebbe sperare in un inverno mite ma, come prevedono i meteorologi, la prossima stagione potrebbe essere molto rigida. In questo caso, “è molto probabile che anche la stagione influenzale sia intensa, con 14,5 milioni di contagi e un picco che arriverebbe presumibilmente nel periodo compreso tra Natale e Capodanno”.

Per prevenire l’influenza è sempre consigliato il vaccino anti-influenzale, che copre tutti i ceppi che potrebbero circolare, quindi sia la variante australiana che i virus dell’influenza.

Il virologo, infine, consiglia ai più fragili e agli anziani anche un richiamo Covid e ricorda tutte le attenzioni di igiene che divennero tristemente note già nel 2020.

Fonte foto: IPA/Getty

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963