Nato, esercitazione nucleare in Europa: coinvolti oltre 60 aerei da guerra. La reazione di Mosca
La Nato ha dato il via alla sua esercitazione nucleare in Europa, la Steadfast Noon: coinvolti 14 Paesi dell'Alleanza e oltre 60 aerei da guerra
Come da programma ogni anno, sebbene questa volta ci sia sullo sfondo la guerra in Ucraina, ha preso il via l’esercitazione militare nucleare della Nato in Europa. L’operazione, denominata Steadfast Noon (“mezzogiorno costante”, in opposizione alla “mezzanotte” con cui si indica la catastrofe nucleare), coinvolge 14 Paesi dell’Alleanza e si protrarrà fino al termine del mese di ottobre. Ma la Russia non resta a guardare.
Steadfast Noon, l’obiettivo dell’esercitazione Nato
Nel corso dell’esercitazione oltre 60 jet militari Nato, tra cui caccia di quarta e quinta generazione, saranno impegnati nei cieli di Belgio, Regno Unito e Mare del Nord.
Anche se non verranno utilizzati ordigni reali, l’obiettivo è dimostrare la capacità della Nato di condurre raid con le armi nucleari tattiche come deterrente.
Il piano si inserisce nell’ambito del nuovo Concetto strategico dell’Alleanza, adottato lo scorso giugno in occasione del vertice di Madrid, secondo cui lo scopo fondamentale dell’Alleanza Atlantica è quello di “preservare la pace, prevenire la coercizione e scoraggiare l’aggressione”.
Le parole di Stoltenberg
Pochi giorni fa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha ricordato in conferenza stampa a Bruxelles che la Steadfast Noon è un’esercitazione di routine pianificata da tempo, “non collegata all’attualità”.
“Daremmo un messaggio molto sbagliato se la cancellassimo all’improvviso perché è in corso la guerra in Ucraina”, ha ammesso. Ma ha anche aggiunto che la “retorica nucleare” del presidente russo Vladimir Putin è “irresponsabile”.
Mosca, ha precisato, “sa che una guerra atomica non avrebbe vincitore e per questo non deve essere combattuta”. Secondo il segretario dell’Alleanza Atlantica è fondamentale comprendere che “il rafforzamento militare e l’atteggiamento fermo è il modo migliore per prevenire una escalation”.
Stoltenberg ha anche confermato il sostegno della Nato a Kiev “fino a quando sarà necessario” e ha bollato come “segnale di debolezza” gli attacchi missilistici alle infrastrutture ucraine portati avanti negli ultimi giorni dall’esercito russo.
La reazione di Mosca
La reazione di Mosca all’esercitazione dell’Alleanza occidentale non si è fatta attendere. Secondo le indiscrezioni due delle corvette russe più moderne, Stoikiy e Soobrazitelnyy, hanno varcato Gibilterra per unirsi ad altre due unità partite dalla Siria con il fine di controllare le manovre Nato.
I due mezzi navali sono stati progettati in modo tale da renderli difficilmente visibili ai radar e dispongono di missili antinave e antiaerei di ultima generazione. Lo spostamento delle corvette sarebbe stato monitorato dagli aerei americani decollati dalla base di Sigonella.
Ma non è finita qui. Secondo quanto riportato dalla Reuters la stessa Russia starebbe dando il via alle sue annuali esercitazioni Grom, solitamente pianificate ogni fine ottobre. Una notizia in linea con le dichiarazioni del ministro della Difesa Serghei Shigu. Citato dall’agenzia Tass, ha spiegato che nelle ultime ore Mosca ha compiuto una simulazione di “attacco nucleare massiccio” in risposta a un eventuale “attacco nemico”.
Intanto, come riportato dall’agenzia Ria Novosti, il capo del Cremlino Vladimir Putin ha firmato un decreto che estende fino al 31 dicembre prossimo le limitazioni al commercio su alcuni tipi di prodotti e materie prime con i cosiddetti Paesi ostili.