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Natale e Capodanno salati: la classifica delle città che hanno subito più rincari a tavola

Rincari a tavola e sotto l'albero per gli italiani che saluteranno il 2022 con conti salatissimi per festeggiare in compagnia tra cene e pranzi

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Natale, ma quanto mi costi? Di certo è questa una delle domande più gettonate dagli italiani in questi ultimi giorni del 2022, anno fortemente influenzato dalla crisi e da livelli di inflazione mai registrati prima nel Bel Paese. Con le festività alle porte, con regali, cene e pranzi in programma, gli italiani si sono ritrovati costretti a stringere i denti per cercare di portare a tavola- ma anche sotto l’albero- tutto il necessario per non lasciare nessuno scontento.

È però stata impresa ardua per milioni di italiani che hanno dovuto fare i conti con le difficoltà economiche al termine di un anno che difficilmente potrà essere dimenticato. Tra costi maggiorati a energia, carburanti e cibo, quelle che saranno festeggiate tra poche ore saranno tra le giornate natalizie più care di sempre.

Il Natale più salato di sempre a tavola

Gli italiani, si sa, sono un popolo che fa del cuore, delle emozioni e del piacere di stare insieme l’essenza stessa delle festività. A maggior ragione al termine di un anno complicato come il 2022, fatto di rincari, denti stretti e sofferenza economica per gran parte degli abitanti del Bel Paese,  l’arrivo  del Natale è visto come un tentativo di mettersi tutto alle spalle, per cercare di tornare ad assaggiare quel pizzico di normalità che sembrava essere perduta dopo gli eventi avversi degli ultimi anni.

Dopo aver messo in archivio gli anni del Covid e della pandemia, il Natale 2022 sarà di certo la festa degli abbracci (consapevoli e con attenzione, per evitare i contagi ai più fragili), ma con l’amaro boccone da mandare giù. A tavola, che sia il 24 sera o il 25 a pranzo, tutto ciò che verrà servito avrà un costo salatissimo a causa dei rincari subiti da molti alimenti negli ultimi mesi.

L’inflazione, dovuta dallo scoppio della guerra in Ucraina, ha infatti portato a rincari da record in questo 2022, anno che sarà ricordato per il Natale (ma anche Capodanno), più salato di sempre.

Natale 2022, gli aumenti sul cibo

Per cercare di capire di cosa stiamo parlando, a venirci in soccorso sono i dati dell’Istat analizzati dall’Unc (Unione Nazionale dei Consumatori) dai quali emergono i cibi che hanno subito il maggior rincaro in questo 2022 in vista del Natale. Si tratta di alimenti che, nella maggior parte dei casi, si trovano in quasi tutte le tavole nel corso delle festività natalizie e che, quest’anno, forse latiteranno tra i banchetti degli italiani.

A conquistare il primo posto tra i cibi che hanno subito il maggior aumento di prezzo c’è la frutta esotica, con ananas, mango e avocado che sono aumentati del 19,3%, poco al di sotto invece il pollame (+18%) e i formaggi (+16,8%). Aumento del 16,2% per carciofi, finocchi, carote, cipolle, aglio e asparagi, mentre per le patate, tra gli alimenti immancabili tra primi e contorni, l’aumento è stato del 16,1%.

Per chi non vuole arrivare a mani vuote da invitato, è giusto sapere che i prodotti di pasticceria, specialmente quelli confezionati, hanno subito un rincaro del 13,8%, mentre quelli freschi del 6,6%.

Per un pasto completo, fatto di antipasti, primo, secondo, contorno e dolce è quindi arrivata una vera e propria stangata, con i seguenti prodotti che hanno subito aumenti:

  • Ravioli, tortellini, cappelletti, agnolotti (+12,5%);
  • Carne (+8,6%);
  • Salumi (+8,2%);
  • Pesce (+8,2%).

La classifica delle città con più rincari

Guardando alle città, invece, è il Sud che piange più di tutti. Secondo i dati dell’Istat sull’inflazione, infatti, è Cosenza la città italiana dove pranzi e cenoni subiranno i rincari più pesanti: qui infatti i prezzi dei prodotti alimentari aumentano del 17,4% rispetto allo scorso anno.

In seconda posizione si colloca Olbia (+16,6%), seguita da Catania (+16,4%), Grosseto (+16,2%), Viterbo, Macerata e Pistoia (+16,1%), Imperia (+16%).

Per chi non vorrà cucinare e prenoterà un ristorante, la storia non cambia. Anche la ristorazione, infatti, deve fare i conti con i rincari che, purtroppo, vengono pagati dal consumatore finale seduto a tavola. Nello specifico, secondo i dati Istat rielaborati dal Codacons, la città che ha subito il maggior aumento dei prezzi nel 2022 è stata Viterbo (12,4%), seguita da Cosenza (11%) e Trento (10,5%). Giù dal podio altre grandi città italiane: Palermo (10,1%), Gorizia (10%), Verona e ForlìCesena (9,9%), Pistoia (9,7), Siena e Lecco (9,2%).

Regali di Natale, quali hanno subito più rincari

Ma attenzione, se l’obiettivo è quello di risparmiare sui regali per godersi un pranzo o una cena più luculliani, questo 2022 tira ancora brutti scherzi. Anche i regali, infatti, hanno subito un forte rincaro quest’anno, con una classifica dei più costosi che fa rimanere tutti a bocca aperta.

Nella top 30 dei più costosi, redatta da Unc in base ai dati Istat, a conquistare il titolo del dono che ha subito un maggior rincaro ci sono le macchine da caffè in cialde o capsule, che rispetto a un anno fa costano il 25,9% in più. Al secondo posto i film in dvd che salgono del 23,6%. Medaglia di bronzo per macchine fotocamere e videocamere che aumentano del 20,2%.

Giù dal podio uno dei regali più ambiti, la friggitrice ad aria che costa l’11,6% in più rispetto al 2021, così come il forno a microonde. Per chi invece vuole regalare gioielli il rincaro è stato del 9,4%. Chi prova a salvarsi con un pensierino, come una pianta o un fiore, la stangata è dietro l’angolo: 8,7% in più rispetto all’anno scorso.

A chiudere la top ten creme, dopobarba, deodoranti, rossetti, fondotinta, mascara, profumi che segnano un rialzo del 6%.

Non solo Natale, stangata sul Capodanno

Archiviato il Natale ci sarà poi da pensare al Capodanno. Se i prezzi per organizzare la cena per il veglione del 31 o il pranzo dell’1 restano identici a quelli del 24 e 25 dicembre, a cambiare è l’intento della serata/pranzo che porta sempre con sé numerosi alcolici nelle case degli italiani.

Tra bevute in compagnia e brindisi tipici dopo la mezzanotte, chi vorrà festeggiare il Capodanno deve sapere che anche vini e spumanti hanno subito un forte rincaro quest’anno. Secondo i dati Istat, infatti, il costo degli alcolici è cresciuto del 6,7% per quanto riguarda gli spumanti, del 6% per i vini e del 5,3% per i liquori.

Le città dove costerà di più brindare

Come noto, non c’è festa senza brindisi, ma quest’anno il 2022 dovrà essere salutato con parsimonia in alcune città italiane. Il 2023, infatti, sarà accolto con una mano sul calice e l’altra sul portafoglio a Grosseto e Livorno, le città che subiscono gli aumenti maggiori sugli alcolici (+10,2%) seguite da Modena (+9,9%) e Avellino (+9,8%).

Non se la passano di certo meglio Macerata (+9,6%), Ancona (+9,3%) e Verona (+9,2), che in compagnia di Vercelli (8,9%), Arezzo, Pistoia, Firenze, Pisa e Caserta (+8,/%) chiudono la top 10 delle città italiane che hanno subito più rincari nel cin cin.

Fonte foto: 123RF

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