Napoli, sequestrano ambulanza e operatori: l'allarme del 118

Continuano senza sosta le violenze nei confronti del personale sanitario. Stavolta la denuncia dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” giunge in merito ad alcuni ragazzi che a Napoli hanno sequestrato ambulanza e operatori sanitari del 118 per costringerli a soccorrere un amico 16enne con una distorsione al ginocchio.

In un post su Facebook, l’associazione ha spiegato che al pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare “entra un gruppo di ragazzi che prende di forza l’equipaggio e li costringe a salire in ambulanza. Con 3 di questi individui a bordo (e sotto minaccia) l’equipaggio si dirige verso il quartiere ‘case nuove’ retrostante al Loreto Mare”.

“Il mezzo giunge sul posto – prosegue il racconto – e da subito viene circondato da un’orda di astanti inferociti che incominciano a ricoprire d’insulti i sanitari. Pensando al peggio il medico si fa largo tra la folla e, con sommo stupore, trova un ragazzino 16enne con distorsione al ginocchio!”.

La situazione viene valutata dal medico “di lieve entità” eppure “l’equipaggio viene intimato, con minacce, a trasportare il giovane in ospedale”.

Giuseppe Galano, direttore del 118, ha detto all’Ansa: “La gente ormai non ha più paura di niente, il problema è l’impunibilità di queste persone”. “Questa gente si permette di tutto – ha aggiunto – perché non si sono conseguenze penali per quello che fa. Per restare solo all’episodio di ieri sono stati commessi due reati gravissimi: sequestro di persona e interruzione di pubblico servizio”.

La richiesta del dott. Manuel Ruggiero, presidente di “Nessuno tocchi Ippocrate”, è forte e chiara: ripristino dei presidi di Polizia nei pronti soccorso, riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale al personale sanitario in servizio nel 118 e negli ospedali, installazione al più presto di telecamere sia a bordo delle ambulanze sia sulla divisa degli operatori.