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Milano, ha storia d'amore con alunna da poco 18enne: professore bandito a vita da scuola

Un professore è stato bandito a vita dal mondo della scuola dopo che ha iniziato una relazione con una studentessa, che aveva da poco compiuto 18 anni

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Un professore è stato bandito a vita da scuola a Milano per aver dato inizio a una relazione sentimentale con un’alunna, da poco 18enne.

La decisione dei giudici

Come riporta il ‘Corriere della Sera’, il provvedimento disciplinare del ministero dell’Istruzione con cui il docente è stato allontanato per sempre dall’insegnamento risale al 14 maggio del 2018.

Il docente, all’epoca dei fatti in servizio in una scuola superiore della periferia est di Milano, non è stato denunciato perché avere una relazione consenziente con un proprio studente o una propria studentessa è reato solo se l’allievo o l’allieva hanno meno di 16 anni. Il professore ha presentato ricorso in Tribunale contro la sua destituzione, ma senza successo.

La sentenza della Cassazione è stata pubblicata il 20 ottobre del 2022.

La linea difensiva del docente

In Tribunale, il docente ha confermato la relazione, ma ha sottolineato che l’alunna aveva compiuto 18 anni durante l’anno scolastico (lo stesso durante il quale è nata ed è andata avanti la loro relazione, tra ottobre del 2016 e marzo del 2017) e ha aggiunto che la madre della studentessa era consapevole che sua figlia avesse una storia con un suo professore. Il professore ha anche spiegato che tutto sarebbe “scaturito da un iniziale interessamento” della ragazza e che lei era pienamente consenziente e ricambiava i suoi sentimenti.

A sua ipotetica discolpa, il professore ha spiegato che la storia si é sempre svolta al di fuori della scuola e “senza ricadute in ambito scolastico”, dal momento che il rendimento dell’alunna e i suoi rapporti con i compagni e con gli altri professori non erano stati “pregiudicati”.

La linea difensiva del docente ha tentato di sostenere che i fatti dovessero essere inquadrati e giudicati secondo gli articoli del contratto di lavoro pubblico che, per le sanzioni disciplinari, prevedono la sospensione con il rientro a scuola con mansioni diverse dall’insegnamento (questo ambito si applica anche per reati che abbiano la pena massima sotto i 3 anni).

La relazione con la studentessa è stata però ritenuta dai giudici “una grave violazione dei doveri inerenti alla funzione educativa”.

Le motivazioni dei giudici

Il giudizio più critico nei confronti dell’operato del professore è contenuto nelle motivazioni della sentenza di Appello del 10 gennaio del 2020, riportate dal ‘Corriere della Sera’:  “Instaurare una relazione sentimentale e sessuale con un’alunna, tanto più se minorenne, significava venir meno in modo radicale ai doveri e alle responsabilità insiti nel ruolo e disvelava la totale incapacità di discernere la sfera professionale da quella personale e la sfera etica da quella sentimentale, giungendo il docente a uniformarsi nei comportamenti a un coetaneo dei propri allievi”.

La sentenza della Cassazione, che ha confermato la destituzione, è stata pubblicata il 20 ottobre 2022. La sanzione accessoria prevede che il docente non potrà avere in futuro alcun accesso al mondo della scuola, in nessuna posizione, né a qualsiasi altra forma di pubblico impiego.

Fonte foto: iStock - DONGSEON_KIM

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