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Manganellate su Giovani Palestinesi durante la protesta presso la Rai di Bologna: il video delle tensioni

La polizia risponde con manganelli al lancio di petardi da parte dei manifestanti. La protesta dei Giovani Palestinesi e l'accusa di censura

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Momenti di tensione durante una manifestazione dei Giovani Palestinesi nelle vicinanze della sede regionale della Rai a Bologna, con le forze dell’ordine che hanno risposto con scudi e manganellate al lancio di oggetti e petardi. La protesta dei manifestanti è incentrata sulle accuse di censura, da parte della Rai, riguardo all’ipotesi del genocidio dei palestinesi. Fra striscioni critici nei confronti della Rai, il direttore della sede e il caporedattore della Tgr Emilia-Romagna hanno avuto un colloquio con alcuni partecipanti, che avevano proposto la lettura in tv di un comunicato.

Protesta alla Rai di Bologna, tensioni con polizia e carabinieri

Le tensioni sono cominciate nel momento i cui i manifestanti si sono avvicinati alla sede Rai di Bologna in via della Fiera. I manifestanti hanno lanciato oggetti e petardi, mentre la polizia ha risposto con manganellate scudi, quando la prima fila del presidio si è approssimata agli agenti schierati.

Il direttore della sede bolognese della Rai e il caporedattore del Tgr regionale avevano raggiunto i manifestanti per un colloquio, in occasione del quale i Giovani Palestinesi avevano chiesto la lettura di un documento, dal titolo “Comunicato contro il negazionismo del genocidio in corso, la censura e la narrazione filoisraeliana della Rai”.

Un’istanza accolta soltanto parzialmente, a quanto risulta. Decisione che ha finito per alzare vertiginosamente il livello di tensione, con la polizia che ha respinto con decisione i manifestanti che si erano avvicinati. L’ingresso della sede in serata resta vigilato, con la presenza di tre mezzi blindati di carabinieri e polizia.

La protesta contro la Rai e l’accusa di censura

Centinaia i manifestanti che hanno partecipato al presidio presso la sede Rai, con diversi striscioni dai toni critici nei confronti della Rai, accusata di “propaganda sionista” e con l’acronimo modificato in “Rai Radio televisione israeliana”.

Dopo aver chiesto le dimissioni dell’amministratore delegato Roberto Sergio e una copertura mediatica imparziale sulla Palestina, i manifestanti hanno avviato un corteo verso piazza dell’Unità.

Il messaggio di Ghali a Sanremo e le proteste

Le tensioni nascono dal tentativo della Rai di distanziarsi dalle dichiarazioni del cantante Ghali riguardanti il genocidio in Palestina, un intervento avvenuto all’indomani dell’ultima serata del Festival di Sanremo, nel corso del programma “Domenica in”.

Il gruppo Giovani Palestinesi di Bologna aveva annunciato la protesta in programma il 15 febbraio, dopo una manifestazione simile avvenuta a Napoli, con al centro l’accusa rivolta alla Rai di parzialità a favore di Israele.

Fonte foto: ANSA

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