Mancano medici e siringhe, vaccinazioni a rilento. I dati
Problemi in varie regioni per le vaccinazioni anti Covid. Bene provincia di Trento e Lazio, male Lombardia, Sardegna e Molise
Carenze di personale sanitario e di siringhe, alle quali si cerca di sopperire anche con medici in pensione o volontari e le scorte degli ospedali: sono questi alcuni dei problemi che comportano un andamento delle vaccinazioni in Italia meno veloce di quello che si auspicava. È quanto riferiscono all’Ansa diverse fonti delle Regioni, nelle quali sono presenti queste problematicità.
Nei vari territori emergono problemi organizzativi per l’avvio della campagna vaccinale anti-Covid. In alcune regioni come la Calabria, i medici sono costretti a somministrare le dosi anche fuori dall’orario di lavoro. In alcune strutture di Lombardia e Marche non sarebbero invece ancora arrivate le siringhe di precisione: si è ricorso in alcuni casi alle scorte degli stessi ospedali.
In alcune strutture della Sardegna le vaccinazioni della ‘fase 1’ partiranno il 7 gennaio a causa del personale in ferie. In diversi punti vaccinali, il personale – anche alle prese con i tamponi – è pronto a fare i doppi turni mentre in altri è stato necessario richiamare medici in pensione.
Nonostante questi problemi, fanno sapere all’Ansa gli uffici del Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, l’Italia è seconda in Europa, dopo la Germania, per numero di vaccinati.
Vaccinazioni, i dati nelle Regioni
Stando ai dati del sito di governo dedicato al report vaccini, aggiornati al 2 gennaio alle ore 22:15, gli italiani che hanno ricevuto il vaccino sono 67.341. Di questi 57 mila sono operatori sanitari, il resto ospiti delle Rsa e personale non sanitario.
Molto diverse le performance delle varie Regioni. La provincia autonoma di Trento è al momento la più virtuosa: ha somministrato il 43% delle dosi ricevute, 2.138 su 4.975. Tra le peggiori Sardegna e Molise, attorno al 2%.
Spicca il dato della Lombardia, che ha ricevuto il maggior numero di dosi del vaccino, 80.595, ma ne ha somministrate appena 2.446, il 3%. Tra le regioni più grandi è il Lazio ad aver fatto più vaccinazioni: il 35,7% delle 45.805 dosi ricevute, davanti a Piemonte (23,2%), Campania (19,7%) e Veneto (15,5%).