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Maltempo, 9 morti dopo la bomba d'acqua nelle Marche: in salvo la mamma dispersa, non si trova il suo bambino

Il nubifragio ha colpito diversi comuni dell'Anconetano e del Pesarese con allagamenti e esondazioni: continuano i soccorsi

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Sale a 9 morti e quattro dispersi il bilancio della bomba d’acqua che ha colpito le Marche nelle ultime ore. I soccorritori hanno salvato una mamma che mancava all’appello insieme al figlio, ma del suo bambino non c’è ancora traccia. Tra le vittime, 7 sono state registrate in provincia di Ancona: quattro a Ostra, una a Trecastelli, una a Senigallia e una Barbara. Diversi comuni della regione sono stati colpiti da inondazioni e allagamenti arrivati fino al primo piano delle abitazioni, con le strade trasformate in torrenti anche a causa dello straripamento di alcuni corsi d’acqua.

Bomba d’acqua nelle Marche: in salvo la madre dispersa, non c’è traccia del suo bambino

Tra le tre persone disperse mancavano all’appello fino a ieri sera anche una donna con suo figlio. I vigili del fuoco hanno soccorso e salvato la madre nella notte ma al momento del bambino non c’è traccia. Secondo quanto ricostruito al momento dai soccorritori, la donna sarebbe riuscita a lasciare l’auto nella quale erano restati bloccati ma sarebbe poi stata nuovamente travolta con il piccolo in braccio.

Secondo il bilancio dei dispersi del nubifragio fatto dal sindaco di Barbara, Riccardo Paqualini, mancano all’appello anche un’altra donna con la figlia. “Al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata” ha detto il primo cittadino

In mattinata i vigili del fuoco hanno recuperato a Bettolelle, una frazione del comune di Senigallia, il corpo di un uomo che è stato travolto dall’acqua mentre era a bordo della sua auto.
Salvo, invece, un altro, che i vigili del fuoco hanno soccorso su un albero.

Inondazione a Cantiano

A Cantiano, paese di circa 2mila abitanti nel Pesarese in provincia di Pesaro Urbino, la piazza cittadina è ricoperta d’acqua, arrivata oltre il metro d’altezza, le strade trasformate in torrenti hanno trascinato le auto.

Una bomba d’acqua si sta abbattendo su Cantiano” ha scritto ieri sera sui social il primo cittadino, Alessandro Piccini, chiedendo ai cittadini di rimanere a casa. Lo stesso appello è stato lanciato da diversi sindaci dei comuni coinvolti.

“Diversi fiumi sono straripati. L’acqua ha invaso le vie centrali del paese. Diverse zone sono già sommerse. La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio” ha detto.

Stefano Stefoni, direttore Protezione Civile e sicurezza del territorio della Regione Marche ha spiegato che ci sono “ancora persone isolate che stiamo recuperando. Il comune di Cantiano (PU) è isolato così come un paio di case di riposo”.

“C’è stata qualche frana e qualche smottamento sulle strade, per le quali sono intervenuti l’Anas e i Vigili del Fuoco” ha aggiunto “sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore, la metà di quello che piove in un anno nella regione“.

“Sto seguendo dalla sala della Protezione Civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l’evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l’azione di soccorso di tutti gli operatori – è stata la dichiarazione del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – Sono momenti di estrema apprensione”.

Esondazione del Misa a Senigallia

Il fiume Misa, a Senigallia, in provincia di Ancona, ha iniziato a straripare all’alba. Già ieri sera il Comune aveva raccomandato alla popolazione di “portarsi ai piani alti” e “non uscire da casa”.

Il sindaco Massimo Olivetti ha comunicato via social che “il fiume si sta lentamente ritirando. Varie zone della città sono ancora allagate ma l’acqua non trasborda più da Ponte Garibaldi e da Ponte degli Angeli. Molte strade non sono transitabili oppure chiuse al traffico per motivi di sicurezza. La zona del Cesano è allagata”.

L’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi ha dichiarato all’Ansa che l’ondata di maltempo che ha colpito le Marche “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme. E l’esondazione del Misa, in particolare, è stata repentina e improvvisa”.

In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire, ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo”.

I soccorsi

Continua il lavoro dei soccorritori in aiuto a persone in difficoltà dopo le forti precipitazioni, esondazioni e allagamenti. Le operazioni andate avanti per tutta la notte a Barbara, comune, come Ostra e Trecastelli, investito da un’ondata di acqua e fango che ha travolto tutto il paese.

Nella zona del nubifragio, sono almeno 180 i vigili del fuoco al lavoro, più di 150 gli interventi che sono stati effettuati. Nella notte decine di persone si sono rifugiate sui tetti delle abitazioni e sugli alberi per scampare all’alluvione.

A Senigallia allagamenti nei pressi del casello autostradale di Senigallia che è chiuso. I vigili del fuoco hanno messo in salvo alcune persone, tra cui anziani anche in queste ore, con gommoni da rafting: nel centro di Senigallia si segnalano anche blackout. Nelle Marche in arrivo e al lavoro rinforzi dei vigili del fuoco anche da altre regioni tra cui Lombardia, Abruzzo ed Emilia Romagna.

Notizia in aggiornamento…

Fonte foto: Facebook sindaco di Fermignano, Emanuele Feduzi
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