Madonna di Trevignano, il Vaticano cassa le presunte apparizioni e Gisella Cardia: "Nessuna soprannaturalità"
Nessuna soprannaturalità nel caso della Madonna di Trevignano. La decisione del Vaticano mina alle fondamenta Gisella Cardia e il marito. Le novità
“Constat de non supernaturalitate”: con questa formula il Vaticano, nell’esercizio del dicastero per la Dottrina delle Fede, cauterizza l’intero impianto narrativo e mediatico della Madonna di Trevignano e conferma quanto affermato da monsignor Marco Salvi sul culto condotto da Gisella Cardia e suo marito Gianni Cardia sull’assenza di soprannaturalità sulle rive del lago. Una parola “fine” che oggi si istituzionalizza con la conferma del decreto di Salvi, negli stessi giorni in cui Maria Giuseppe Scarpulla – questo il nome all’anagrafe della veggente – ha saputo di essere indagata per truffa e ha confessato a ‘DiPiù’ le conseguenze sulla salute del marito Gianni, per la quale la coppia si è trovata costretta a fare tappa a Milano per accertamenti.
- Nessuna soprannaturalità
- Il Vaticano vieta il culto ai religiosi e ai fedeli: i punti "a" e "d"
- Gli ultimi guai per Gisella Cardia
Nessuna soprannaturalità
La notizia è comparsa su ‘Vatican News’ e confermata da ‘Ansa’. Il Dicastero per la Dottrina della Fede – nato nel 1542 su iniziativa di Paolo III con la bolla ‘Licet ab initio‘ e inizialmente istituito come Tribunale per eresie e scisma, poi ridimensionato nei secoli e nei nomi e nei poteri – ha sostanzialmente confermato quanto contenuto nel decreto emanato il 6 marzo 2024 da monsignor Marco Salvi, vescovo di Civita Castellana.
Ciò significa che la Santa Sede non riconosce alcun evento soprannaturale sulla collina che sovrasta il lago di Bracciano, dove per anni si sono riuniti i fedeli richiamati da Gisella Cardia per contemplare le apparizioni della Vergine e per ricevere i suoi messaggi dalle parole della veggente, o sedicente tale.
Il comunicato è consultabile sul sito istituzionale della Santa Sede, e riporta quanto segue:
Alla luce delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali (17 maggio 2024), in riferimento al Decreto Prot. 01D/2024, emesso da Mons. Marco Salvi, Vescovo di Civita Castellana, in data 6 marzo 2024, d’intesa con questa Istituzione, riguardo alle asserite apparizioni e rivelazioni riferite dalla Sig.ra Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) e dal Sig. Gianni Cardia, questo Dicastero riconosce la validità giuridica del suddetto Decreto, sia per quanto riguarda il giudizio ivi espresso (constat de non supernaturalitate) sia per le disposizioni indicate nei punti a-d.
Il Vaticano vieta il culto ai religiosi e ai fedeli: i punti “a” e “d”
Facciamo notare che il Dicastero fa riferimento ai punti “a” e “d” del decreto del vescovo di Civita Castellana. Nel punto “a”, infatti, monsignor Salvi aveva dato precise disposizioni ai sacerdoti e religiosi tutti con il divieto “di celebrare sacramenti o guidare atti di pietà popolare” in connessione con la Madonna di Trevignano, sia in luoghi pubblici sia in luoghi privati.
Nel punto “d”, infine, il decreto vietava ai fedeli “di recarsi nel luogo dell’apparizione alimentando […] l’idea che vi sia un qualche riconoscimento ecclesiale”, e soprattutto li invitava ad “astenersi dall’organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici […] che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano”.
Gli ultimi guai per Gisella Cardia
Come detto in apertura, la decisione della Santa Sede arriva nei giorni in cui il nome di Gisella Cardia e di suo marito Gianni sono stati accostati ad un’indagine per truffa a carico della sedicente veggente da parte della Procura di Civitavecchia. Il fascicolo è stato aperto a seguito della denuncia di Luigi Avella, l’ex adepto che in passato aveva versato 123mila euro come donazione all’associazione.
Pochi giorni dopo Gisella Cardia ha rotto il silenzio rilasciando una dichiarazione a ‘DiPiù’: “Stiamo subendo una vera persecuzione. Io e mio marito ci stiamo rimettendo la salute”, e infatti – secondo la signora Cardia – il marito avrebbe avuto “la pressione a 200“, ma nonostante ciò la coppia non avrebbe ancora ricevuto la notifica.