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POLITICA ESTERA

Macron promulga la riforma delle pensioni: tensione in Francia, scontri tra manifestanti e polizia a Rennes

Macron ha promulgato in piena notte la contestata riforma che aumenta da 62 a 64 anni l'età minima per andare in pensione. Esplode la rabbia

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Esplode la rabbia, in Francia, per la decisione del presidente Emmanuel Macron di promulgare nella notte tra il 14 e il 15 aprile, la contestata riforma delle pensioni.

La mossa di Macron in piena notte

Il presidente Emmanuel Macron ha promulgato in piena notte, pochi minuti dopo le 3 del mattino, la contestata legge che apparirà sulla prossima Gazzetta ufficiale.

Il cuore della riforma prevede un graduale innalzamento dell’età pensionistica: mentre al momento in Francia si va in pensione a 62 anni, con questa nuova riforma si andrà in pensione a 64 anni dal 2030.

La sinistra e i sindacati parlano di un “colpo di mano” ma il governo parigino si difende. “La legge è stata votata, convalidata e quindi deve essere pubblicata così com’è”, ha affermato Olivier Dussopt, ministro del Lavoro . “Abbiamo scelto di promulgare subito dopo la decisione, come avviene per tutte le leggi di finanza statale o previdenziali. Sono sempre state promulgate entro 24 ore dal parere del Consiglio costituzionale” ha aggiunto.

Sinistra e sindacati annunciano battaglia e scioperi

“Una legge promulgata in piena notte, come i ladri”, denuncia ad esempio Fabien Roussel, segretario nazionale del Partito comunista francese. “Notte e giorno, questa riforma è ingiusta!”, aggiunge il segretario generale della Confederazione francese democratica del lavoro, Laurent Berger.

Come riporta l’Ansa, sinistra e sindacati promettono battaglia. Già annunciato lo sciopero dei treni per la “giornata della rabbia dei ferrovieri”, in programma giovedì 20 aprile.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, al centro delle contestazioni

La Cgt ha inoltre messo in calendario due mobilitazioni con cortei e scioperi per il 20 e 28 aprile. Quindi, la grande giornata che le opposizioni, i sindacati, le associazioni di studenti, di lavoratori, tutti insieme il 1 maggio per dimostrare che “la lotta continua” come ripete Jean-Luc Mélenchon.

Scontri e manifestazioni in Francia

Esplode la rabbia nel Paese dopo la promulgazione della riforma delle pensioni. A Rennes, in Bretagna, la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine è salita alle stelle e degenerata nel pomeriggio di sabato 15 aprile, con la polizia che è intervenuta disperdendo il corteo.

Gli agenti avrebbero anche fatto du uso di lacrimogeni contro i manifestanti che hanno lanciato oggetti, sassi ed escrementi contro di loro.

Non c’è pace per il presidente francese. Lo scorso 24 marzo, infatti, Macron è finito al centro delle polemiche per essersi sfilato, durante un dibattito televisivo, un orologio da polso che i detrattori hanno definito “costoso”.

Fonte foto: ANSA

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