M5s, al via gli Stati Generali: quando si svolgeranno e come
Vito Crimi ha annunciato sul Blog delle Stelle l'inizio degli Stati Generali, che culmineranno in un grande incontro nazionale
Il capo politico del Movimento Cinque Stelle Vito Crimi ha dato annuncio dell’inizio degli Stati Generali, che andranno a scuotere le fondamenta del movimento per riorganizzarlo. L’evento, inizialmente previsto per marzo, è stato a lungo rimandato anche a causa dello scoppio della pandemia di coronavirus.
Stati Generali M5s, come si svolgeranno
Sul Blog delle Stelle, Crimi ha scritto: “Oggi partono e si concluderanno il 7 e l’8 novembre a Roma in un grande incontro nazionale. Saranno partecipati dal basso e sarà un momento di coinvolgimento globale di tutti i nostri iscritti. Si parte dalle assemblee regionali e provinciali, che saranno convocate dai facilitatori regionali, già incaricati di attivarsi in questa direzione”.
“Queste assemblee – ha precisato Crimi – stileranno un documento per mettere insieme i temi da porre in primo piano nell’agenda politica del MoVimento, come realizzarli e quindi che organizzazione dobbiamo darci e quali regole servono per raggiungere quegli obiettivi”.
Stati Generali M5s, quando ci sarà l’evento finale
“Il 7-8 novembre i rappresentanti incaricati dalle regioni si incontreranno e confronteranno in tavoli di lavoro. Le sintesi dei lavori domenica pomeriggio sfoceranno in una assemblea, che prevederà un dibattito pubblico in streaming. Al dibattito potranno intervenire anche coloro i quali non sono stati designati quali rappresentanti”, ha spiegato il capo politico.
“La sintesi, il documento finale, dovrà essere sottoposto al voto della rete, alla nostra assemblea degli iscritti, che avrà sempre l’ultima parola e deciderà sul futuro del MoVimento“, ha aggiunto Crimi.
In ultimo, Crimi ha spiegato che “le assemblee” regionali e provinciali “dovranno designare dei rappresentanti che verranno a Roma – un numero circoscritto perché ovviamente anche l’emergenza Covid ci costringe a fare degli incontri che siano limitati per il numero di persone – in un’assemblea che non avrà un potere deliberante, perché l’ultima parola spetta sempre all’assemblea degli iscritti”.