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M5s, Piera Aiello: bufera per la frase sui deportati ad Auschwitz

Piera Aiello, parlamentare M5s, ha paragonato i testimoni di giustizia agli ebrei deportati ad Aushwitz. La deputata ha poi fatto un passo indietro

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Piera Aiello, deputata del M5s, è finita in una bufera per una frase relativa ai deportati nel campo di concentramento di Aushwitz. La parlamentare, dopo le polemiche mediatiche che si sono abbattute su di lei, ha fatto un passo indietro, parlando di una “frase infelice”. Le dichiarazioni che hanno fatto molto rumore sono giunte durante un convegno in Campania relativo al tema dei testimoni di giustizia di cui Aiello fa parte. “Gli ebrei, quando venivano deportati ad Auschwitz, avevano la fortuna di essere uccisi. Noi testimoni di giustizia, invece, veniamo uccisi giorno per giorno”, ha detto la deputata, innescando una serie di reazioni di protesta.

I primi ad aver attaccato la parlamentare pentastellata sono stati i membri dell’associazione “Sostenitori dei Collaboratori e Testimoni di Giustizia”.

“L’onorevole – ha dichiarato l’associazione – paragona i Testimoni di Giustizia agli Ebrei deportati nei lager e ritiene quest’ultimi fortunati perché uccisi, mentre loro no Vorremmo ricordare all’Onorevole che gli Ebrei sono stati torturati, bruciati nei forni crematori, affamati, messi ai lavori forzati, soffocati nelle camere a gas, i bambini massacrati, sono stati fatti su di loro i peggiori esperimenti, le loro ceneri volavano nel cielo”.

“Come si possono fare questi paragoni? Con quale coscienza si afferma ciò?'”, dice sempre l’organizzazione che si è rivolta direttamente alla deputata.

“Ho usato una metafora molto infelice – ha spiegato in seconda battuta Piera Aiello -, mossa da un pathos provocato da un percorso esistenziale di profondo dolore, seppur certamente non paragonabile. L’Olocausto merita un rispetto assoluto per la memoria dell’umanità”.

“La sofferenza dei testimoni e collaboratori di giustizia – ha proseguito – non è in alcun modo comparabile a cotanto orrore, il male assoluto di un incomprensibile delirio collettivo”.

“La mafia e la criminalità hanno una loro logica: prendono forma, si strutturano, si insinuano, si alimentano in modo perverso nei vuoti dello Stato. Quando chi collabora con la giustizia non soltanto non viene sostenuto come si dovrebbe, ma viene trascurato completamente, mal trattato, talvolta vessato, allora si viene a creare quel vuoto”, ha concluso la grillina.

Fonte foto: ANSA
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