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Lucio Battisti oggi avrebbe compiuto 80 anni: era di destra? Le rivelazioni di Mogol e Montalbetti dei Dik Dik

L'indimenticato Lucio Battisti, deceduto a 45 anni il 9 settembre del 1988, avrebbe compiuto 80 anni domenica 5 marzo 2022: il ricordo degli amici

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Oggi, domenica 5 marzo 2023, l’indimenticato Lucio Battisti avrebbe compiuto 80 anni. Il cantante è deceduto il 9 settembre del 1988, all’età di 45 anni. Ancora oggi, però, se ne celebra il ricordo.

Lucio Battisti, l’omaggio dell’amico Montalbetti dei Dik Dik

In occasione degli 80 anni di Lucio Battisti, Pietro Montalbetti dei Dik Dik ha rilasciato alcune dichiarazioni a ‘La Repubblica’. Di Battisti ha detto: “Io non ho amici. Ho moltissimi conoscenti, persone piacevoli che frequento, ma l’amicizia è un’altra cosa. Se pensi a quella cosa pura che si stabilisce tra due persone che hanno un sogno in comune, allora io posso dire che il mio unico amico è stato Lucio Battisti“.

Lucio Battisti era di destra? La rivelazione di Montalbetti

Nel corso dell’intervista Pietro Montalbetti ha voluto smentire che Lucio Battisti fosse di destra: “Non gliene fregava niente. Anzi semmai, una volta ci era capitato di venir apostrofati con frasi come ‘brutti comunisti, tagliatevi i capelli'”.

Una foto di Lucio Battisti mentre canta in un video del 1977.

Ancora Montalbetti: “Un’altra entrammo in un bar perché faceva molto freddo e dopo un po’ ci si avvicinarono dei tipi. Uno si siede al nostro tavolo, ci guarda con aria di sfida con gli altri schierati dietro e ci dice: ‘Cosa ci fate in questo bar? Non lo sapete che il vostro posto è la fogna? Se avete coraggio venite fuori’. Era evidente che erano dei picchiatori. Per fortuna c’erano dei manovali che stavano giocando a carte lì vicino che avevano sentito gli insulti e a un certo punto uno di loro, enorme, si avvicina e tira un ceffone a quello seduto davanti a noi, talmente forte da farlo ribaltare e cadere per terra. A quel punto, spaventati, tutti se la diedero a gambe mentre l’omone ci disse: ‘Fermatevi ancora un po’ qua altrimenti magari quei porci fascisti vi aspettano per vendicarsi'”.

A proposito dei “boschi di braccia tese” de ‘Il mio canto libero’, Montalbetti ha chiarito: “Tutte caz*ate. Quella foto lì l’ha fatta mio fratello, Cesare Monti Montalbetti. In quelle braccia e gambe della foto ci sono anche le mie e quelle di Lucio. Ci ha fatto sdraiare per terra con le braccia in alto e ha scattato così, altro che saluto romano! Sai poi lì quante volte sono passate delle manifestazioni di sinistra davanti alla Ricordi e noi ci aggregavamo?”.

Lucio Battisti era di destra? La verità di Mogol

Anche Mogol, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, ha fatto chiarezza sulle presunte simpatie politiche di Lucio Battisti: “‘Il mio canto libero’ racconta di un mio nuovo amore dopo il divorzio. Allora non era cosa comune e infatti inizia con ‘in un mondo che non ci vuole più’. Quelle braccia non erano un simbolo politico. Lo hanno detto anche per quelle della copertina di ‘Il mio canto libero’. Sono braccia con i palmi aperti come per un’invocazione al signore. Volevano darmi del fascista perché non facevo canzoni impegnate”.

Il paroliere ha poi aggiunto: “Non ho mai sentito Lucio parlare di politica: semplicemente non scrivevamo canzoni per il comunismo. I dischi di Lucio, però, vennero trovati nel covo delle Br: è un fatto storico”.

Fonte foto: ANSA

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