Linate, 20 anni fa il peggior disastro aereo in Italia: il ricordo
Il ventennale della tragedia che provocò 118 vittime nello scontro tra un aereo di linea scandinavo e un aereo privato Cessna
Morirono 118 persone vent’anni fa, l’8 ottobre 2001, nella tragedia dell’aviazione civile con il più alto numero di vittime in Italia. Sulla pista dell’aeroporto di Linate si scontrarono un aereo di linea della Scandinavian Airlines (SAS) e un piccolo aereo privato, un Cessna Citation CJ2. Oggi in tutti gli aeroporti è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo del disastro, alle 8.10, orario in cui avvenne l’incidente.
In quella mattina di vent’anni fa le operazioni del traffico aereo nello scalo milanese furono ostacolate da una fitta nebbia che non permise la partenza in orario del McDonnell Douglas MD-87 del vettore scandinavo, il quale ricevette il permesso al decollo con 41 minuti di ritardo.
Negli stessi istanti l’aereo privato della compagnia Air Evex, con a bordo due piloti tedeschi e due industriali italiani ebbe un nuovo orario di decollo, dalle 7.45 alle 8.19, e cominciò il rullaggio. Ma invece di imboccare il raccordo verso sinistra, e allinearsi al volo di linea, andò a destra, contromano rispetto al senso della pista dalla quale stava decollando il volo della SAS.
Staccandosi dal suolo i due velivoli si scontrarono frontalmente: il Cessna venne distrutto, provocando all’istante la morte delle persone a bordo, mentre l’aereo di linea, gravemente danneggiato dall’impatto, perse il motore destro e la parte destra del carrello principale, andandosi a schiantare subito dopo al suolo per finire contro un capannone dove si trovavano in quel momento alcuni addetti allo smistamento dei bagagli. Quattro delle persone all’interno morirono, mentre una quinta, Pasquale Padovano, unico sopravvissuto, subì ustioni nell’85% del corpo.
L’incendio in seguito all’incidente non diede scampo a nessuno a bordo del SAS: persero la vita 110 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, oltre alle quattro persone sul Cessna e ai quattro addetti dell’aeroporto.
Secondo quanto stabilito da indagini e processi, le cause del disastro furono la nebbia ma anche i segnali sull’asfalto che risultarono fuori norma.