Lilli Gruber e le donne nel porno: "Ridotte a orifizi e sottomesse in tempi in cui le destre avanzano"
Lilli Gruber si espone contro la pornografia online, attaccando l'industria del porno e denunciando gli effetti che ha sui minori
La giornalista Lilli Gruber ha attaccato la pornografia online, responsabile secondo il suo parere dell’aumento dei reati sessuali tra minori e deleteria per la condizione della donna.
Lilli Gruber contro la pornografia online
La giornalista Lilli Gruber è intervenuta alla trasmissione di La7 Torre di Babele, condotta da Corrado Augias, per parlare del tema del suo ultimo libro, gli effetti della pornografia online sulle nuove generazioni.
“È fondamentale indagare l’oscuro mondo della pornografia online. Quella che tutti, grandi e piccini, possono vedere tramite il proprio smartphone, a qualsiasi ora del giorno e gratis” ha esordito Gruber.
“Questo è un grossissimo problema per i minorenni, perché l’età media di accesso al porto oggi è di anni 12. È chiaro che non si può lasciare l’educazione sessuale e sentimentale in mano a questa pornografiaIl porno ha sdoganato pratiche molto violente che i minorenni non possono capire che sia soltanto finzione. Pensano che sia la realtà.” ha poi continuato la giornalista.
Le donne e la pornografia
Gruber si è poi concentrata sul ruolo che le donne ricoprono all’interno dell’industria del porno: “Non è un problema morale, è un problema sociale ed educativo. Le donne sono le protagoniste principali della pornografia da sempre.”
“Le donne sono ridotte a orifizi a disposizione del piacere maschile, siamo sottomesse, parte del dominio dei maschi. Rischiamo di tornare indietro di 50 anni. Non è il modello di donna per il quale abbiamo combattuto” ha detto la giornalista.
“Rischiamo di tornare indietro, soprattutto in questi tempi in cui le destre più estreme avanzano e non hanno tra le loro principali preoccupazioni il benessere e l’emancipazione femminili” ha poi concluso Gruber sull’argomento.
Lo stupro di Palermo
Lilli Gruber ha poi parlato anche della vicenda dello stupro di Palermo, come esempio degli effetti della pornografia online sulle nuove generazioni.
“Mi ha molto colpito lo stupro di gruppo di Palermo del 2023. In 7 violentavano una ragazza a turno e uno riprendeva. Ha postato il filmino e ha scritto: ‘Una cosa così l’ho vista solo nei film porno'” ha dichiarato la giornalista
“Questa pornografia violenta che ha sdoganato tanto sesso violento e la violenza che accade nella realtà tra tantissimi minorenni. Di sicuro un legame c’è, anche con la sicurezza dei più giovani” ha poi concluso Gruber.