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POLITICA ESTERA

Legge per il ripristino della natura approvata dal Parlamento europeo, le reazioni di Greta Thunberg e Salvini

Il Parlamento europeo ha approvato la legge sul ripristino della natura: di cosa si tratta

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Via libera da parte del Parlamento europeo alla Nature Restoration Law (legge per il ripristino della natura), voluta dalla Commissione Ue e mirata al ripristino della biodiversità e al recupero delle aree naturali. Si tratta di un progetto appoggiato dalle associazioni ambientaliste e criticato dagli agricoltori.

Il Parlamento Ue approva la legge per il ripristino della natura

La legge è stata approvata mercoledì 12 luglio 2023 durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Il testo è passato con 336 voti favorevoli, 300 contrari e 13 astenuti, ora potranno iniziare i negoziati legislativi con il Consiglio.

Si tratta di un voto storico e per nulla scontato: la legge è stata fortemente sostenuta dai Socialisti, dai Verdi, dalle Sinistre e da gran parte dei Liberali, mentre contro si sono schierati le destre europee e il Ppe, il partito di maggioranza dell’Europarlamento.

Il voto però ha fatto registrare una spaccatura all’interno della formazione di cui fa parte Forza Italia: 21 eurodeputati hanno votato a favore, in contrasto con la linea del presidente Manfred Weber.

Legge per il ripristino della natura: che cos’è

La legge sul ripristino della natura è uno dei pilastri del pacchetto sul clima della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Con il provvedimento si punta a rendere la protezione della natura e il ripristino degli habitat europei un obbligo di legge per gli Stati membri.

Usare cioè lo strumento legislativo per ripristinare gli ecosistemi degradati, fermare la perdita di biodiversità e combattere il cambiamento climatico.

 Diversi europarlamentari hanno indossato magliette con la scritta “Restore nature”

Tra gli obiettivi della legge c’è il ripristino entro il 2030 di almeno il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione e il 15% dei fiumi nella loro lunghezza. Si tratta in poche parole di un grande progetto di riqualificazione degli ambienti naturali che riguarderà tutti gli ecosistemi, compresi i terreni agricoli e le aree urbane.

Tra i punti inseriti nel testo ci sono: diminuire l’uso di pesticidi, rendere più sostenibile la pesca, aumentare il verde urbano, diversificare le aree coltivate per favorire insetti e uccelli, combattere l’uso indiscriminato di fertilizzanti e monocolture intensive.

Le reazioni

In una nota Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde, commenta: “Oggi, a Strasburgo, abbiamo assistito a un’importante vittoria per il nostro futuro: la legge per il ripristino della natura, un progetto audace mirato a recuperare aree naturali gravemente compromesse, è stata approvata nonostante i tentativi della destra italiana ed europea, Partito popolare europeo compreso, di soffocarla”.

“Questi gruppi, con la loro visione politica ristretta – scrive – hanno condotto una pericolosa campagna di disinformazione, cercando di dipingere le politiche ecologiste dell’Ue come il nemico principale dell’economia, trascurando il fatto che il costo della crisi climatica è già ora insostenibile e gravemente drammatico”.

“Senza natura non c’è futuro”, ha commentato Greta Thunberg (presente al Parlamento fra il pubblico) che martedì assieme ad altri ambientalisti ha manifestato in sostegno della legge a Strasburgo.

La legge è stata duramente contestata tra gli altri da Matteo Salvini, che parla di “deliri dell’estremismo green”.

Così il leghista su Twitter: “Con la legge sulla natura, voluta dalle sinistre e approvata per una manciata di voti oggi dal Parlamento europeo, l’Italia rischia di perdere centinaia di migliaia di ettari dedicati all’agricoltura, e in alcune zone la presenza umana sarebbe cancellata”.

“Una follia e uno schiaffo all’intero sistema produttivo, ad agricoltori, allevatori e pescatori e avrà conseguenze disastrose sul settore agroalimentare italiano (grazie anche al PD, è bene ricordarlo)”.

“Ecco perché è importante che il parlamento che uscirà dalle elezioni europee del prossimo anno possa correggere la rotta: la Lega continuerà la sua battaglia, auspicando un’ampia coalizione unita contro i deliri dell’estremismo green e contro i fiancheggiatori degli ecovandali”.

“La legge non è una minaccia” per gli agricoltori, ha detto il commissario Ue all’Ambiente Virginijus Sinkevičius in un’intervista a Politico.

“È molto difficile per me capire queste argomentazioni” da parte degli agricoltori perché “la realtà racconta una storia diversa“, cioè che i cambiamenti climatici, e non l’Unione europea, stanno danneggiando i raccolti.

Fonte foto: ANSA

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