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Legge marziale in Corea del Sud, il presidente Yoon rischia l'impeachment: scoppia il caos nel Paese

In Corea del Sud la legge marziale è stata revocata e il presidente Yoon rischia l'impeachment. Divisioni scuotono il governo

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

La Corea del Sud è riuscita a superare la notte. Dopo la dichiarazione della legge marziale, e il suo annullamento, da parte dello stesso presidente Yoon, ora si organizza il dopo. Il partito dell’opposizione ha chiesto le dimissioni, ma Yoon potrebbe rischiare anche un processo. I manifestanti fuori dall’Assemblea Nazionale hanno gridato: “Arrestate Yoon“. L’impeachment non è impossibile: anche se il blocco dell’opposizione è composto solo da 192 seggi (su 300), i due terzi potrebbero essere raggiunti grazie agli stessi politici del partito di Yoon. Questi hanno, fin dai primi momenti, criticato la decisione del presidente Yoon e si sono schierati con l’opposizione e con la popolazione. La procedura di impeachment potrebbe essere votata già nei prossimi giorni.

Impeachment e dimissioni

Sono due le richieste del popolo sudcoreano e dei politici in queste ore: impeachment e dimissioni. In particolare, è il Partito Democratico a essersi fatto portavoce delle richieste: “La dichiarazione di legge marziale di Yoon è una chiara violazione della Costituzione”, si legge in una risoluzione emessa a seguito di una riunione di emergenza.

Il leader del partito al potere ha chiesto che tutti i funzionari coinvolti nella crisi, incluso il ministro della Difesa nazionale Kim Yong-hyun, siano ritenuti responsabili e affrontino le conseguenze. Han Dong-hoon si è quindi scusato con la popolazione: “Faremo la nostra parte per ridurre al minimo i danni economici e diplomatici”. Intanto la Borsa chiude in ribasso dell1,4% e l’indice KOSPI (Samsung, Hyundai Motor, LG Energy) è sceso del 2,3%. Anche il won ha perso circa l’1% contro il dollaro. Sono dati in lieve calo, ma che segnalano la resilienza dell’economia.

In foto il momento in cui l’Assemblea Nazionale ha votato contro la legge marziale

Nel frattempo, il capo dello staff di Yoon e alcuni segretari hanno rassegnato le dimissioni. Tra questi ci sono: il capo dello staff presidenziale Chung Jin-suk, il consigliere per la sicurezza nazionale Shin Won-sik e il capo dello staff presidenziale per le politiche Sung Tae-yoon, insieme ad altri sette alti collaboratori.

I commenti sulla legge marziale in Corea del Sud

In merito ai fatti della notte, sono arrivati i commenti di alcuni esperti sudcoreani. Tra questi, il professore di scienze politiche presso la Sungkyunkwan University di Seul, Sung-min Cho, che in un post su X ha affermato che la democrazia è resiliente nonostante la “pura stupidità del presidente Yoon”.

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Al contrario, il professore di studi culturali presso la Kyung Hee University, Alex Taek-Gwang Lee, ha dichiarato che l’azione di Yoon dimostra una certa fragilità della democrazia sudcoreana. Secondo il professore, si potrebbe arrivare a una revisione del diritto costituzionale e a un cambiamento radicale del sistema di potere.

Intervistato da Aljazeera, Lee ha inoltre sottolineato il significativo intervento della Confederazione coreana dei sindacati, che solitamente non partecipa alla politica. L’influenza della più grande organizzazione sindacale potrebbe accelerare il processo di impeachment.

Cosa rischia il presidente Yoon

I media sudcoreani hanno riportato una data: il 6-7 dicembre potrebbe essere presentata la mozione di impeachment contro presidente Yoon.

I sei partiti di opposizione si sono incontrati per formulare un’accusa contro Yoon. Secondo la Costituzione della Corea del Sud, per mettere sotto accusa un presidente in carica è necessario il sostegno di due terzi dei 300 membri dell’Assemblea Nazionale.

Per procedere, l’opposizione (192 seggi) deve contare sul supporto di almeno 8 parlamentari del partito di governo, il People Power Party, ovvero il partito di Yoon.

I passaggi successivi sono: il voto favorevole per l’impeachment all’Assemblea Nazionale, seguito dalla decisione della Corte Costituzionale. Se almeno 6 giudici su 9 voteranno a favore dell’impeachment, Yoon sarà rimosso dall’incarico.

Fonte foto: ANSA

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