Legge elettorale, manca l'accordo in maggioranza
Pronta una bozza, i partiti minori pronti alla battaglia sulla soglia di sbarramento al 5%
La maggioranza non ha trovato un’intesa sulla legge elettorale. Lo ha annunciato al termine di una riunione il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia (M5S).
“A questo punto – ha dichiarato Brescia all’Ansa- sarò io, in quanto presidente della Commissione, ha prendere una iniziativa istituzionale. Elaborerò un testo che sarà depositato già domani mattina, per rispettare l’impegno di presentare un testo subito dopo la ripresa dei lavori. Il testo non sarà quindi firmato dai capigruppo della maggioranza, ma offrirà comunque un punto di partenza per il confronto”.
La proposta di legge che verrà depositata domani, ha spiegato Brescia, “prevede l’eliminazione dei collegi uninominali, un sistema proporzionale con soglia di sbarramento nazionale al 5% e un diritto di tribuna”.
“Consideriamo l’iniziativa annunciata dal Presidente Brescia un fatto positivo. La soluzione di agire sulla legge elettorale vigente adottando un sistema proporzionale con soglia di sbarramento nazionale al 5% è una base su cui avviare il confronto in Parlamento per arrivare a un consenso ampio su regole di voto utili a ridurre la frammentazione e a favorire la formazione di maggioranze di governo”. Lo affermano in una nota congiunta i capigruppo di PD, M5S e Italia Viva in Commissione Affari costituzionali Dario Parrini, Anna Macina e Marco Di Maio.
“Sulla soglia del 5%” daremo battaglia”. Lo ha detto all’Ansa la capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, commentando l’esito della riunione di maggioranza sulla legge elettorale, confermando la preferenza del suo partito per un sistema alla spagnola.
“È una strana concezione della difesa della rappresentanza quella di innalzare la soglia di sbarramento ad una percentuale che non c’è mai stata in Italia. Il sistema simil spagnolo sarebbe più flessibile e garantirebbe un maggior pluralismo anche territoriale. Anche l’escamotage del cosiddetto ‘diritto di tribuna’ non risolve il problema”, ha spiegato De Petris.
“Con la riduzione dei parlamentari, era necessario intervenire introducendo una legge elettorale proporzionale con soglia alta. La maggioranza sta rispettando in tutto e per tutto l’accordo preso alla nascita del governo. È un fatto importante e che merita di essere sottolineato”. Lo afferma in una nota il presidente dei senatori del Pd Andrea Marcucci.