Lanciato il telescopio spaziale Euclid, la missione dell'Esa studierà l'universo e la materia oscura
Partita la missione Euclid dell'Agenzia spaziale europea, il telescopio dovrà raccogliere dati sull'universo e sulla materia oscura
Ha preso il via nel pomeriggio di sabato 1 luglio la missione Euclid dell’Agenzia spaziale europea, (ESA), a cui l’Italia contribuisce in maniera importante. Con un razzo Falcon 9 di SpaceX è partito il telescopio spaziale Euclid che avrà il compito di scandagliare l’universo e fare luce in particolare sulla materia oscura e sull’energia oscura.
Partita la missione europea Euclid
La missione Euclid è partita alle 17.12 (ora italiana) di oggi con il lancio di un razzo Falcon 9 di Space X, la compagnia di Elon Musk, da Cape Canaveral, in Florida negli Stati Uniti.
Il razzo ha portato fuori dall’atmosfera terrestre il telescopio Euclid, che impiegherà circa un mese per raggiungere il proprio punto di osservazione a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, nel punto di Lagrange 2, dove sono già posizionati altri due telescopi spaziali, Gaia e James Webb.
Come è fatto Euclid
Il razzo Falcon 9 ha portato nello spazio un satellite alto 4,7 metri e con un diametro di circa 3,7 metri, con una massa in orbita di poco meno di 2 tonnellate. Euclid è stato costruito da Thales Alenia Space a Torino e da Airbus Defence and Space a Tolosa, in Francia.
Il veicolo è costituito da due componenti principali: il telescopio vero e proprio, un cilindro alto circa 4 metri con un diametro di 1,2 metri, che contiene anche due importanti strumenti scientifici, VIS (VISible instrument – camera a lunghezza d’onda visibile) e NISP (Near-Infrared Spectrometer and Photometer – Spettrometro e fotometro nel vicino infrarosso).
E un modulo di servizio, una base rettangolare che contiene i sistemi per la propulsione, per la distribuzione dell’energia elettrica e per la trasmissione verso la Terra dei dati raccolti.
La missione Euclid
La missione Euclid dell’Agenzia spaziale europea durerà sei anni, ma la durata potrà essere estesa. Il telescopio dovrà osservare l’universo e realizzare una mappa 3D di uno svariato numero di galassie.
Euclid costruirà quindi un grande archivio di dati unici, senza precedenti per volume per una missione spaziale, molti utili per studiare l’espansione e l’evoluzione dell’universo. La missione è molto attesa perché potrebbe offrire dati importanti sulla materia oscura e sulla energia oscura, che compongono il 95% dell’universo.
Secondo stime, appena il 5 per cento dell’universo conosciuto è composto dalla materia che conosciamo. Il resto, secondo le teorie più condivise, è formato per il 25 per cento di materia oscura e per il 70 per cento di energia oscura.
Non sappiamo che cosa siano né come funzionino, perché non abbiamo strumenti adatti per osservarle e misurarle. I fisici sono però convinti che esistano, in quanto con la loro assenza non potremmo spiegare molti fenomeni che osserviamo.
L’obiettivo di Euclid è quello di raccogliere una gran mole di dati estremamente precisi: confrontandoli con quello che ci aspettiamo secondo i modelli teorici potremmo ottenere indizi importanti su ciò che pensiamo esista ma che non possiamo osservare (almeno finora).