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La variante Covid Xec cresce in Europa: potrebbe diventare dominante, preoccupa l'alta capacità di contagio

Cresce anche in Europa la variante Covid Xec: è più contagiosa di altre, ma i suoi danni all'organismo non sono maggiori. Gli attuali vaccini sono efficaci

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il Covid continua a evolversi e mutare e adesso sembra essere arrivata l’ora della variante Xec, apparsa per la prima volta a Berlino a fine giugno e poi diffusasi rapidamente in Europa, Nord America e Asia. I sintomi della nuova variante sono sempre gli stessi e i nuovi vaccini hanno già dimostrato la loro efficacia nel limitare i danni dell’infezione all’organismo.

Covid, la variante Xec cresce del 4,6% al giorno

La variante Covid Xec è una via di mezzo fra le precedenti varianti KS.1.1 e KP.3.3 e appartiene alla famiglia Omicron. Il monitoraggio delle varianti in Italia si è fermato all’inizio di giugno, dunque non esistono attualmente dati aggiornati sulla presenza di Xec nel nostro Paese.

Al momento, in Europa, Xec è stata segnalata in Danimarca e Germania (16-17%), Regno Unito e Paesi Bassi (11-13%). A livello mondiale, Xec si diffonde con una crescita del 4,6% al giorno rispetto alle altre varianti.

Preoccupa l’alta contagiosità

A preoccupare le autorità sanitarie è l’alta contagiosità della nuova variante. “Dobbiamo tenere gli occhi aperti sui movimenti della Xec – ha detto Andrea Garcia, vicepresidente della American medical association – e nelle prossime settimane le infezioni causate da questa variante potrebbero sorpassare quelle con la mutazione KP.3.1.1, che sinora ha trainato i nuovi casi durante tutta l’estate”.

Per Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, “Xec appare al momento avere tutte le caratteristiche” per trainare la prossima ondata di contagi.

I sintomi

I sintomi di Xec sono in linea con le varianti precedenti, ovvero febbre, dolori articolari, stanchezza, tosse, mal di testa e mal di gola. Sintomi che negli anziani e nei soggetti fragili sono più forti e che possono potenzialmente dare seguito, con probabilità maggiori, a complicazioni.

Va specificato che Xec è sì più contagiosa rispetto ad altre forme di Covid, ma i danni che crea all’organismo non sono maggiori rispetto ad altre varianti.

I vaccini

Secondo gli esperti, i vaccini anti-Covid aggiornati alla variante JN.1 sono protettivi anche contro la variante Xec.

In Italia per l’autunno è stato deciso di offrire la vaccinazione anti-Covid aggiornata alla variante JN.1 in modo gratuito per tutti. I vaccini verranno somministrati secondo le delibere di ogni Regione, che arriveranno entro le prossime settimane.

Il richiamo vaccinale è raccomandato per:

  • persone over 60;
  • anziani ospiti delle Rsa;
  • donne in gravidanza;
  • donne in stato post-partum;
  • operatori sanitari e sociosanitari;
  • soggetti fragili o immunodepressi.

Fonte foto: ANSA

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