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La speranza del padre di Giulia Cecchettin su Filippo Turetta: "Che campi 200 anni e capisca cosa ha fatto"

Le parole del papà di Giulia Cecchettin, Gino Cecchettin, dopo l'arresto di Filippo Turetta, fermato in Germania per l'omicidio della giovane

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Il padre di Giulia Cecchettin, Gino Cecchettin, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l’arresto di Filippo Turetta.

Il commento all’arresto di Filippo Turetta

Prima di prendere parte alla fiaccolata in memoria di sua figlia, Gino Cecchettin ha detto a ‘La Repubblica’: “Non provo odio. Spero che campi 200 anni, se si renderà conto di quello che ha fatto proverà dolore”.

Il padre di Giulia ha spiegato che dopo l’arresto di Filippo Turetta ha provato “indifferenza”. Poi Gino Cecchettin ha aggiunto: “Adesso penso a Giulia e alle tante Giulie che ci sono nel mondo. Non provo rancore o odio, non provo nulla. Spero che lui si renda conto di quello che ha fatto e campi 200 anni. Per pensarci. Non posso escludere che la amasse, ma lo faceva nel modo sbagliato. Se si renderà conto, proverà dolore. Non ho sentito i genitori di Filippo. Come ho detto, anche loro stanno vivendo un dramma”.

Migliaia di persone hanno preso parte alla fiaccolata silenziosa in memoria di Giulia Cecchettin a Vigonovo.

La speranza del padre di Giulia Cecchettin

Il padre di Giulia Cecchettin ora ha una speranza: “Ho avuto la massima fiducia nei confronti delle indagini dell’Arma e adesso mi affido alla giustizia affinché faccia il suo corso. Non mi aspetto di vederlo libero entro poco tempo, le prove emerse penso siano lampanti, sicuramente non rimarrà impunito. Questo però riguarda lui, non me”.

Le domande di Gino Cecchettin

A proposito dei “segnali” che potrebbe non aver compreso, Gino Cecchettin ha detto: “Non ci sono riuscito e purtroppo ne ho fatto le spese. Da papà è inevitabile farsi delle domande: potevo fare qualcosa per lei? I primi a colpevolizzarci siamo noi genitori. Ho sempre cercato di preservare la privacy di Giulia, anche perché è sempre stata una ragazza coscienziosa e responsabile e mi sono sempre affidato al suo giudizio”.

Il padre di Giulia Cecchettin ha però aggiunto: “Se fossi stato più invasivo le avrei salvato la vita? Qual è la verità? Forse è sbagliato anche farsi queste domande. Se altri papà capiscono di trovarsi davanti a casi ‘da manuale’, fuori dal comune, è importante rendersene conto: aiutiamo ogni singola persona”.

Fonte foto: ANSA
Fiaccolata a Vigonovo per Giulia Cecchettin: migliaia in piazza, anche i genitori di Filippo Turetta

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