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La flotta russa nel mare Adriatico ha bloccato una portaerei americana: scontro sfiorato nelle acque italiane

Dal 22 luglio la flotta russa ha bloccato l'accesso al mare Adriatico risalendo fino alle coste dell'Abruzzo: cosa sta succedendo

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Nessuno se n’è accorto, ma tre settimane fa la flotta russa presente nel mare Adriatico è stata a un passo dallo scontro con le navi della Nato. È successo nelle acque italiane, lungo le coste di fronte all’Abruzzo e alla Puglia. La vicenda è stata rivelata da Repubblica, che ha ricostruito i movimenti delle navi russe, e le contromosse della Nato, nel corso di alcuni giorni ad altissima tensione. E non è escluso che la flotta russa possa compiere di nuovo un blitz simile.

Flotta russa nell’Adriatico, le manovre partite il 22 luglio

Lo scorso 22 luglio la flotta russa ha sbarrato la strada d’accesso e uscita dell’Adriatico. Una mossa ardita, compiuta per ostacolare gli spostamenti della portaerei americana Truman. Secondo quanto ricostruito da Repubblica, che cita conferme arrivate da fonti ufficiali, la nave russa Ammiraglio Tributs ha risalito l’Adriatico fino ad arrivare a largo delle coste abruzzesi.

Più a sud, nel Salento, si è piazzato l’incrociatore Varyag mentre il battello spia Vasily Tatishchev andava a caccia di comunicazioni radio nella zona.

Qual è l’obiettivo della flotta russa nel mare Adriatico

Mai dall’inizio della guerra in Ucraina la flotta russa era risalita così a nord sull’Adriatico. Una manovra ideata per bloccare i movimenti della portaerei americana Truman, che negli ultimi mesi copre la rotta tra la Sicilia e l’Adriatico.

La manovra russa ha innescato una delicata sfida con il comando navale Nato che è proseguita nei giorni successivi al 22 luglio. A fine mese il Varyag si è trovato a meno di cento chilometri di distanza dall’incrociatore americano Forrest Sherman.

Poco lontano, oltre alla Truman, c’erano altri mezzi navali di Paesi Nato, compresi quelli italiani.

L’interno della portaerei americana Truman

Come si sta muovendo la flotta russa presente nel mare Adriatico

A conferma di una situazione ad altissima tensione ci sono i dati del sito Itamilradar, che il 31 luglio avevano evidenziato movimenti particolari tra Sicilia e Puglia.

Nel dettaglio il drone spia americano GlobalHawk ha pattugliato per diverse ore un tratto del mar Ionio. Attualmente non si conosce la posizione esatta di parte della flotta russa presente nel mar Adriatico e non è escluso che i mezzi navali di Mosca possano compiere delle manovre simili in futuro.

La sfida nel Mediterraneo tra Russia e Nato si combatte ogni giorno.

Fonte foto: ANSA

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