L'ONU manderà una missione in Nagorno Karabakh per aiutare con la crisi umanitaria causata dall'invasione
L'ONU interviene in Nagorno Karabak per valutare la situazione umanitaria della regione
L’ONU interviene in Nagorno-Karabakh. Dopo l’emergenza umanitaria causata dall’invasione della regione separatista da parte dell’Azerbaijan, le Nazioni Unite organizzano una missione per valutare le necessità umanitarie dei profughi armeni.
La missione dell’ONU
Durante questo fine settimana l’ONU invierà una missione nella regione separatista del Nagorno Karabakh, occupata nelle scorse settimane dall’esercito armeno dopo anni di conflitti e tensioni.
L0 ha annunciato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, insieme al ministro degli esteri azero Jeyhun Bayramov, che ha confermato la notizia. Si tratta della prima volta negli ulitimi 30 anni che l’ONU manda i propri osservatori nella regione.
L’obiettivo della missione sarà quello di accertare quali siano le necessità umanitarie che la popolazione locale, in maggioranza di etnia armena, ha sviluppato in seguito all’invasione dal parte dell’esercito dell’Azerbaijan.
L’invasione del Nagorno Karabak
Il 19 settembre le forze militari di Baku hanno infatti avviato un'”operazione anti terrorismo“, che ha spodestato il governo locale istaurato dopo l’ultima guerra tra Armenia e Azerbaijan nel 2020.
Il Nagorno Karabakh è completamente circondata da territorio azero, ma è abitata in gran parte da armeni. Le differenze tra le due popolazioni sono sia etniche che religiose. Gli armeni sono in gran parte cristiani, gli azeri turchi e musulmani.
Le forze armate dell’Azerbaijan controllano ora per intero il territorio del Nagorno Karabakh, dopo operazioni durate meno di un giorno per il mancato appoggio alla regione separatista sia dell’Armenia che della Russia, garante della sua esistenza.
La crisi umanitaria
Subito dopo che i militari azeri hanno messo piede in Nagorno Karabakh, una grande massa di persone ha iniziato a scappare dalla regione per rifugiarsi in Armenia. La regione aveva fino a pochi giorni fa circa 120mila abitanti, dei quali 19mila sarebbero già partiti.
La paura della popolazione è quella di una persecuzione da parte delle nuove autorità dell’Azerbaijan, in particolare verso gli uomini che negli ultimi anni hanno partecipato alle varie guerre che hanno avuto luogo nella regione.
L’esodo preoccupa sia la comunità internazionale che l’Armenia stessa, che si sta preparando ad accogliere un altissimo numero di profughi in un periodo di tempo molto breve.