L'infiorata di Sora vicino Frosinone distrutta dalla spazzatrice della nettezza urbana: cittadini delusi
L'infiorata di Sora per il Corpus Domini era stata sospesa per maltempo. Alcuni volontari hanno completato l'opera floreale. All'alba la doccia fredda
Sora è una cittadina di circa 25mila abitanti in provincia di Frosinone. La sua infiorata in occasione del Corpus Domini è famosa e attira migliaia di turisti. Nella notte di sabato 10 giugno decine di volontari hanno sfidato il maltempo per realizzare il tradizionale tappeto di fiori, ma all’alba è passata la spazzatrice della nettezza urbana che ha distrutto tutto.
- Distrutta l'infiorata di Sora
- Le proteste per la distruzione dell'infiorata
- Le scuse del sindaco di Sora
Distrutta l’infiorata di Sora
C’è grande rabbia nei cittadini di Sora, soprattutto in quelli che hanno sacrificato tempo ed energie per realizzare l’infiorata.
Capire cosa non abbia funzionato non è così semplice. I fatti: l’infiorata era in programma, come ogni anno, ma la minaccia del maltempo ha spinto il Comune a emanare un’ordinanza di annullamento.
“Causa maltempo non è possibile continuare. I lavori che sono stati completati e che possono essere protetti rimangono a terra. Grazie a tutti per l’impegno e la dedizione”. Questo il post pubblicato dal comune di Sora sulla propria pagina social.
Nella notte alcuni volontari, fra cui anche qualche bambino, hanno sfidato l’ordinanza comunale approfittato della tregua del maltempo e hanno continuato a realizzare l’infiorata.
All’alba però la doccia fredda: la spazzatrice che periodicamente passa per pulire le strade ha cancellato gli sforzi dei volontari e il variopinto e allegro manto floreale ha ceduto il passo al grigio asfalto.
Le proteste per la distruzione dell’infiorata
Tanti hanno protestato increduli. Qualcuno è tornato a decorare l’asfalto con petali di fiore scrivendo una frase a caratteri neri: “Vergogna”.
Le scuse del sindaco di Sora
Informato della vicenda mentre si trovava all’estero, il sindaco di Sora Luca Di Stefano ha rilasciato una dichiarazione tramite il suo profilo social istituzionale:
“Ho da poco appreso, per la differenza di orario in Canada, ciò che è avvenuto a Sora. Sono rammaricato e deluso perché è stato vanificato lo sforzo delle associazioni durante la notte, oltretutto dopo aver affrontato le difficoltà derivanti dalle abbondanti piogge”, scrive Di Stefano.
“Da sorano sono veramente dispiaciuto che si sia rovinata una tradizione così sentita. Quella del Corpus Domini è una ricorrenza che vede protagonisti tanti ragazze e ragazzi della nostra città, che con spirito di sacrificio e con tanta dedizione si mettono al servizio della loro comunità”.
“È giusto che io, come Sindaco, capisca bene cosa sia accaduto, vi garantisco che se è venuto meno il senso di responsabilità derivante dai ruoli, prenderò le giuste decisioni”.
“In questo momento – conclude il sindaco Luca Di Stefano – mi sento solo di chiedere scusa a tutte le associazioni, ringrazio tutti i cittadini per il lavoro svolto, e rinnovo alla città tutte le mie più sentite scuse“.