L'autore dell'omicidio di Sharon Verzeni è fuggito lungo il torrente? Si estendono le ricerche dell'arma usata
I carabinieri estendono la ricerca dell'arma usata per l'omicidio di Sharon Verzeni lungo il torrente di Terno d'Isola: è la via di fuga del killer?
L’assassino di Sharon Verzeni si è dato alla macchia fuggendo lungo il torrente dopo l’omicidio? È una delle ipotesi, dato che dopo l’ispezione di almeno 120 tombini nell’area che circonda via Castegnate a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, le ricerche proseguono nel torrente Buliga e nell’area verde di via Rota. Qui i carabinieri si sono mossi con i metal detector alla ricerca dell’arma usata dal killer per sottrarre la 33 alla vita. A giudicare dalle ferite presenti sul corpo della barista, lo strumento usato non può essere che un oggetto da punta e taglio. Un coltello o un pugnale.
- Le ricerche nel torrente Buliga
- Le strade chiuse e l'ispezione dei tombini presso via Castegnate
- Denunciato il sosia di Johnny Depp
Le ricerche nel torrente Buliga
Adnkronos riporta che nel pomeriggio di mercoledì 28 agosto i carabinieri e i volontari del Mu.Re., ovvero gli uomini del museo recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano, hanno passato al setaccio l’intera area del torrente Buliga e la zona verde di via Rota. Le due zone distano poche centinaia di metri da via Castegnate, ovvero dall’indirizzo in cui Sharon Verzeni è stata colpita a morte dal suo assassino nelle prime ore del mattino del 30 luglio, a Terno d’Isola.
Il Mu.Re. è specializzato nel recupero di residui bellici della Grande Guerra, per questo è dotato di apparecchiature che individuano oggetti metallici. Con i metal detector, quindi, carabinieri e volontari hanno continuato a cercare l’arma che potrebbe aver ucciso Sharon.
L’ipotesi è che l’assassino, dopo aver ucciso Sharon Verzeni, si sia dato alla fuga passando per il torrente e che proprio lì si sia liberato dell’arma utilizzata.
A esprimersi in tal senso è il sindaco di Terno d’Isola, Gianfranco Sala: “Potrebbe essere stato il punto di fuga dell’eventuale assassino”.
Le strade chiuse e l’ispezione dei tombini presso via Castegnate
Per favorire il lavoro degli investigatori, mercoledì 28 agosto il sindaco di Terno d’Isola ha chiuso al traffico alcune aree circostanti via Castegnate.
Nell’area interessata dalle indagini i carabinieri hanno ispezionato i tombini, nell’ipotesi che il killer sia sia liberato dell’arma gettandola in uno di essi.
Denunciato il sosia di Johnny Depp
Mercoledì 28 agosto è arrivata un’altra svolta nelle indagini: Fabio Delmiglio, noto sui social come il sosia dell’attore Johnny Depp, è stato denunciato per favoreggiamento personale. L’uomo aveva raccontato agli inquirenti di aver incontrato Sharon Verzeni il 25 luglio a Brembate, sul luogo di lavoro della donna, la quale avrebbe avuto uno scambio di messaggi con lui per questioni legate al lavoro.
Incalzato dagli inquirenti, Delmiglio ha confessato di aver inventato tutto per un ritorno pubblicitario: sperava che il suo ingresso nella vicenda lo avrebbe portato a rilasciare interviste.