L'allarme di Pregliasco su Covid "in salita", variante Xec e sintomi pesanti: cosa sta succedendo in Italia
Pregliasco avverte di non fidarsi dei dati sui contagi che vedono i casi di Covid-19 in calo: i morti sono in crescita
Allarme Covid in Italia. Nonostante i dati ufficiali stiano segnalando una progressiva diminuzione dei casi, altri indizi evidenziati dal virologo Fabrizio Pregliasco suggeriscono una situazione molto peggiore.
- Lieve calo dei nuovi casi di Covid in Italia
- Crescono i morti, oltre 100 in una settimana
- L'allarme di Pregliasco sui dati
Lieve calo dei nuovi casi di Covid in Italia
La settimana tra il 3 e il 9 ottobre ha fatto registrare un lieve calo dei nuovi casi di Covid-19 in Italia. Sono stati infatti 11mila circa i nuovi contagi contro i 13mila dell’ultima settimana di settembre.
La Lombardia, che è anche la regione più popolosa d’Italia, è quella che fa registrare il maggior numero di nuovi contagi, con 3.700 pazienti registrati, seguita dal Veneto con 1.700, il Piemonte con 1.300 e il Lazio con 1.100.
Cala anche l’incidenza, quindi il numero di tamponi positivi che sono stati registrati in rapporto al totale di quelli fatti: si passa infatti dal 13,8% dell’ultima settimana di settembre al 13% di quella tra il 3 e il 9 ottobre.
Crescono i morti, oltre 100 in una settimana
Le varianti più diffuse in Italia in questo periodo sono due, la Kp.3, che continua a essere la più diffusa in assoluto, e la Xec, che invece è in netta crescita secondo quanto riporta l’ultimo monitoraggio dei casi.
Unico dato in crescita è quello del numero dei morti. Se nell’ultima settimana di settembre le persone decedute a seguito di un’infezione da Covid 19 erano state 85, nella prima di ottobre sono salite a esattamente 100.
Dato, questo, che preoccupa alcuni esperti come il virologo Fabrizio Pregliasco, che ha tenuto a sottolineare che la situazione dei contagi potrebbe non essere sotto controllo come appare.
L’allarme di Pregliasco sui dati
“L’andamento del Covid è tipicamente ondulante, oggi il numero di casi indicato dai report ufficiali a mio avviso è molto aleatorio, perché ormai la gran parte delle persone non esegue più il test o comunque non lo registra” ha esordito Pregliasco in un intervento ad Adnkronos Salute.
“Va guardato piuttosto il dato ‘duro’, quello dei ricoveri e decessi. Credo sia solo un effetto statistico. Perché la percezione, a livello ospedaliero, nell’attività dei colleghi medici di famiglia e anche guardando al circuito amicale, è che in questa fase il Covid sia assolutamente in salita” ha concluso il virologo.