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Il bollettino Covid esiste ancora? I numeri di casi, contagi e morti in Italia e il punto sulle varianti

Covid-19: diminuiscono i contagi, aumentano i morti. I dati del nuovo bollettino e lo scetticismo di Pregliasco: "Numeri aleatori". Il punto in Italia

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Dal 2020 parlare di Covid-19 è complicato, specialmente dopo l’uscita dallo stato di emergenza e l’introduzione dei vaccini, l’allentamento graduale delle restrizioni e i dati sui contagi in diminuzione: secondo il bollettino dell’ultima settimana è stato registrato un calo dell’incidenza, con casi in diminuzione ma morti in aumento. I nuovi dati, tuttavia, sono fortemente contestati dal virologo Fabrizio Pregliasco in termini di attendibilità.

Il nuovo bollettino Covid

Adnkronos Salute rende noti i dati diffusi dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità. Brevemente, i numeri dei contagi sono in calo ma sono aumentati i decessi.

Nello specifico, i nuovi casi di infezione da Covid-19 in Italia riferiti alla settimana del 3-9 ottobre sono diminuiti del 9% rispetto alla rilevazione precedente (26 settembre-2 ottobre) con un’incidenza di 20 casi su 100 mila abitanti. Un dato stabile, quest’ultimo, rispetto al bollettino della settimana precedente che mostrava 22 casi su 100 mila abitanti.

bollettino covid casi contagi mortiFonte foto: iStock
In calo i contagi da Covid-19, in aumento il numero dei morti: i nuovi dati del bollettino Ministero Salute-Iss e lo scetticismo di Pregliasco: “Pochi i test”

Al 1° ottobre è in diminuzione l’Rt, ovvero l’indice di trasmissibilità, registrato allo 0,93 rispetto all’1,20 del 24 settembre. Stabile l’occupazione dei posti letto, con 2149 ricoverati in area medica (3,5%) contro il 3,3% registrati il 2 ottobre. In terapia intensiva ci sono 71 ricoverati (0,8%), gli stessi del bollettino del 2 ottobre.

I dati sull’incidenza settimanale variano di regione in regione. Le percentuali più alte arrivano dalla Lombardia con 38 casi su 100 mila abitanti, quelle più basse dalla Sicilia con 0,6 casi.

In aumento i dati sui morti

Come diretta conseguenza dei contagi rilevati nella settimana dal 26 settembre al 2 ottobre, dal 3 al 9 ottobre si registra un aumento dei decessi.

Nello specifico, nell’ultima settimana il numero ha raggiunto i 100 morti, 15 in più rispetto agli 85 della rilevazione precedente.

Il punto sulle varianti

Come in ogni bollettino, vanno considerate le varianti attualmente in circolazione. Gli esperti stanno rivolgendo una particolare attenzione alla variante Xec, predominante rispetto all’influenza stagionale sulla quale, tuttavia, si è pronunciata la giornalista medica Roberta Villa: “L’influenza non è ancora arrivata, quindi chi pensa di averla in realtà ha il Covid o un altro virus”.

Oltre a Xec, l’attenzione è sulla Kp.3.1.1, arrivata dagli Stati Uniti e sbarcata in Italia nell’aprile 2024.

Pregliasco: “Dati aleatori”

Ascoltato da Adnkronos Salute, il virologo Francesco Pregliasco si dimostra scettico sugli ultimi bollettini. A giustificare il suo dubbio è il notevole calo dell’attenzione dei pazienti nei confronti dei tamponi.

“Ormai la gran parte delle persone non esegue più il test o comunque non lo registra”, precisa Pregliasco. Per questo, secondo il virologo, il numero dei contagi “è molto aleatorio” e la riduzione dei casi rappresenterebbe “solo un effetto statistico”. La verità starebbe nelle attività che si svolgono “a livello ospedaliero” e da parte dei “colleghi medici di famiglia”, che mostrerebbe che questa fase delle infezioni da Covid sia “assolutamente in salita”.

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