L'allarme di Macron: "L'ambasciatore Francese è ostaggio dei golpisti in Niger, lasciato senza cibo"
Il presidente francese Macron ha dichiarato che l'ambasciatore francese in Niger è stato preso in ostaggio dall'esercito
Situazione sempre più critica in Niger. Il presidente francese Emmanuel Macron afferma che l’ambasciatore di Parigi nello stato africano è stato preso in ostaggio, lasciato senza cibo e ridotto a nutrirsi di razioni militari.
- La situazione dell'ambasciatore francese in Niger
- L'ambasciatore era stato espulso
- Il golpe in Niger e la Francia
La situazione dell’ambasciatore francese in Niger
Il presidente della Francia Emmanuel Macron ha rivelato, in un’intervista al quotidiano transalpino Le Figaro, che la situazione dell’ambasciatore di Parigi in Niger si è deteriorata negli ultimi giorni.
Il capo di Stato ha affermato che il diplomatico: “È stato letteralmente preso in ostaggio” dall’esercito nigerino, che alla fine di luglio ha preso il potere deponendo il presidente eletto democraticamente Mohamed Bazoum.
Macron ha poi chiarito che le truppe della giunta militare che ora governa il Paese africano avrebbe bloccato i rifornimenti di cibo all’ambasciata francese, e che l’ambasciatore starebbe sopravvivendo mangiando razioni militari presenti nell’edificio.
L’ambasciatore era stato espulso
La situazione dell’ambasciatore francese in Niger è stata da subito molto critica. I golpisti hanno fin da subito additato la Francia come la causa della situazione socioeconomica del Paese e espulso il diplomatico transalpino.
Il governo di Parigi ha però ordinato al proprio personale diplomatico di non lasciare la capitale del Niger Niamey, in quanto la Francia continua a riconoscere come legittimo il governo deposto dal golpe militare.
Alla domanda su un possibile rimpatrio dell’ambasciatore, Macron ha risposto: “Farò quello che converremo insieme al presidente Bazoum, perché è lui la legittima autorità e parlo con lui tutti i giorni”.
Il golpe in Niger e la Francia
I militari hanno preso il potere in Niger il 26 luglio 2023, deponendo il presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum e instaurando al suo posto una giunta guidata dal generale Abdourahamane Tchiani.
Tra i nemici del nuovo regime, oltre a buona parte dei Paesi dell’Unione africana occidentale, Ecowas, c’è proprio la Francia. Il Paese europeo ha un passato coloniale in Niger e ha mantenuto stretti rapporti con lo Stato africano anche dopo l’indipendenza.
Uno dei principali alleati del nuovo regime nigerino dovrebbe essere la Russia di Putin, che in Africa è presente da anni tramite i mercenari del gruppo Wagner.