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L'agonia del professore Fabrizio Gentili di Macerata: "Dolori atroci dopo un antibiotico". Rischia il posto

Il drammatico racconto del professore Fabrizio Gentili di Macerata sul calvario che sta vivendo dopo l'assunzione di un antibiotico: la storia

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Sta facendo il giro del web il racconto del professore Fabrizio Gentili di Macerata, alle prese con dolori atroci dopo aver assunto un antibiotico.

Come è iniziato il calvario del professore Fabrizio Gentili di Macerata

Il post pubblicato dal professore Fabrizio Gentili, che è di Tolentino e insegna matematica e fisica al liceo scientifico di Macerata, si apre con il racconto della sua situazione:

“Voglio raccontarvi il mio anno e mezzo di dolore. Ci vorranno 5 minuti per leggere, ma almeno mi risparmierà di spiegare ogni volta che incontro qualcuno perché è da 1 anno e mezzo che non posso lavorare, che non guido, che non riesco a lavarmi da solo, che ogni azione quotidiana è una conquista difficile”.

Il calvario del professore è iniziato così:

“Era luglio 2022, dopo l’assunzione di un antibiotico la mia vita cambia bruscamente. Un medicinale preso per guarire da una infezione alle vie urinarie mi stravolge la vita. Passo dall’essere un atleta, fisico statuario, un iperattivo per 18 ore ogni giorno all’essere immobilizzato su un divano con le fasce alle braccia per evitare di sopportarne il peso. Dolori ai tendini di tutto il corpo, più intensi alle braccia ma presenti dappertutto, spalle, ginocchia, polpacci. I dolori erano talmente forti che per circa 9 mesi sono stato imboccato da mia moglie (santa donna) e dai suoceri”.

Il pellegrinaggio di Fabrizio Gentili tra gli ospedali

Per migliorare le sue condizioni di salute, il professor Gentili di Macerata ha iniziato quello che lui ha definito “pellegrinaggio” tra ospedali e pronto soccorso. La soluzione al problema, però, non è stata trovata. Il docente ha raccontato: “Ogni farmaco non solo non mi dà nessun sollievo ma bastano 1, 2 compresse e avverto subito effetti collaterali”.

In un altro passaggio, Fabrizio Gentili ha spiegato che gli sono state proposte diverse soluzioni, come infiltrazioni, altri farmaci e interventi di elettrostimolazione diretta sui nervi. “Provo tutto ma senza nessun risultato”, ha raccontato.

Tra alti e bassi, il calvario prosegue: “Ho un crollo psicologico, vedo tutto nero e tra me e me penso di stare per impazzire. Avevo già provato antidepressivi e antiepilettici senza nessun benefico e come sempre con molti effetti collaterali. In un attimo di lucidità, inizio a pensare che devo fare un tentativo in una clinica neurologica e di neuropatie periferiche, lo devo fare per me, per escludere di essere impazzito, ipocondriaco, fortemente depresso, ma soprattutto lo devo fare per le persone che mi stanno attorno”.

Anche questa opzione, però, non dà i risultati sperati: “Dai test non c’è nessuna forma di depressione, anzi c’è un dato che impressiona l’equipe medica: la mia soglia del dolore è ampiamente al di sopra del normale (…) Una dottoressa che segue il mio caso dice che non ha mai visto una cosa del genere, per lamentare questi dolori e non riuscire addirittura a mangiare da solo significa che sto accusando dei dolori insostenibili”.

Il professore Fabrizio Gentili è di Tolentino e insegna a Macerata.

Come sta oggi Fabrizio Gentili

Nel suo lungo post su Facebook, Fabrizio Gentili ha spiegato come sta oggi:

“Attualmente sono passati 1 anno e 5 mesi, sto leggermente meglio, alterno qualche giorno in cui sembra andare bene a giorni in cui ‘si riaccendono’ i dolori. Ancora non riesco a guidare, faccio fatica a lavarmi autonomamente soprattutto al di sopra delle spalle. Qualche volta riesco anche a fare qualche faccenda, ma se è il momento giusto, nel giorno giusto, altrimenti niente”.

Il professore ha aggiunto:

Non posso andare a lavoro, oramai prendo lo stipendio al 50%. Per lo stato non ho nessuna diagnosi, i medici mi hanno ‘abbandonato’ agli effetti avversi che mi dicono ci sono in tutte le medicine. Per qualche altro mese così, poi da giugno niente stipendio ma solo mantenimento del posto per un altro anno e mezzo. Solo nell’anno solare 2023 ho stimato costi per spese mediche, terapie e integratori di 11000-13000 euro“.

Fonte foto: iStock - tiero & Facebook Fabrizio Gentili

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