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Jova Beach Party fa discutere, l'ispettorato richiama Jovanotti: "Dovrebbe ringraziarci, altro che attacchi"

Il capo dell'Ispettorato nazionale del lavoro punta il dito contro il cantante che li aveva accusati di killeraggio

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Il Jova Beach Party, il sontuoso tour di Jovanotti tra le spiagge italiane, continua a far parlare di sé. Dopo le accuse sul greenwashing e sui lavoratori in nero, respinte da Cherubini e dal suo entourage, a richiamare il cantante è stato l’Ispettorato nazionale del lavoro che non è rimasto in silenzio dopo le parole di Jovanotti.

Jovanotti richiamato dall’Ispettorato del lavoro

Nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica è Bruno Giordano, capo dell’Ispettorato Nazionale del lavoro a tirare le orecchie a Jovanotti, dopo le parole dette dal cantante nelle scorse ore. Per Giordano, infatti, più che attaccare il cantante dovrebbe ringraziare chi lavora per cercare di arginare il lavoro in nero.

“Mi è dispiaciuto sentire riferimenti a vendette, a killeraggi mediatici… Jovanotti avrebbe fatto meglio a ringraziare i nostri ispettori perché criticare significa attaccare chi è al servizio di tutti i lavoratori e di tutte le aziende” ha sottolineato Giordano.

Le ombre del lavoro in nero al Jova Beach Party

Nonostante le smentite sui possibili lavoratori in nero, Bruno Giordano ha mandato un chiaro messaggio a Jovanotti: “Jovanotti ha perso una grande occasione, visto che quella decina di ispettori ha lavorato proprio a favore della sua attività: in un cantiere come quello del ‘Jova Beach Party’, perché così la legge definisce un’attività che coinvolge centinaia di lavoratori, ci può stare che una ventina di addetti sia irregolare”.

“Sarebbe bastato prenderne atto, ringraziare gli ispettori e, con senso istituzionale rafforzato dalla sua notorietà, aiutare il lavoro di chi giorno e notte si adopera per garantire la sicurezza e la dignità di tutti i lavoratori” ha proseguito il capo dell’Ispettorato Nazionale del lavoro.

Le parole di Jovanotti

A non fare piacere a Bruno Giordano sono state le dichiarazioni delle scorse ore di Jovanotti e degli organizzatori, col cantante che aveva parlato di “killeraggio”.

“Sappiamo come funzionano certe notizie: un’agenzia che esce alle 19 è fatta apposta per non dare il tempo di replicare, è un modo per provare a farti male, una tecnica collaudatissima che si utilizza perché poi, il giorno dopo, quando i giornali sono usciti, la replica è una notizia data due volte- ha spiegato-. Per me il lavoro nero è una piaga enorme, una cosa molto seria, dal punto di vista personale del rispetto alle leggi, e ho sempre lavorato con persone che la pensassero come me”.

Fonte foto: ANSA

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