Indagata la suocera di Aboubakar Soumahoro sulle cooperative di famiglia: le novità
La suocera di Aboubakar Soumahoro è ora iscritta nel registro degli indagati per l'ipotesi di malversazione. Il punto delle indagini
Nel corso delle indagini sulle cooperative di famiglia, Therese Mukamitsindo, suocera di Aboubakar Soumahoro, è ora indagata dalla Procura di Latina. Secondo le prime informazioni riportate da ‘Repubblica’, sulla donna graverebbe l’ipotesi di reato di malversazione.
- Coop di famiglia: indagata la suocera di Soumahoro
- Le indagini
- Le reazioni di Soumahoro, della suocera e della moglie
Coop di famiglia: indagata la suocera di Soumahoro
Therese Mukamitsindo, suocera del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Aboubakar Soumahoro, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Latina con l’ipotesi di malversazione.
Il reato di malversazione è punito secondo l’art. 316 bis del Codice Penale e si manifesta quando un soggetto estraneo alla pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o altri enti o dalle Comunità Europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a certe finalità, non destina questi fondi alle suddette finalità.
Le indagini
Le indagini a carico della suocera di Soumahoro si collocano all’interno dell’inchiesta sulle cooperative Karibu e Consorzio Aid aperta dalla Procura di Latina per queste due sedi, una ubicata a Sezze (LT) e l’altra a Latina.
Gli accertamenti sono partiti dalle denunce di alcuni lavoratori. Le due cooperative si occupano di fornire servizi di accoglienza e integrazione sul territorio ai richiedenti asilo.
Dell’amministrazione fanno parte la suocera di Soumahoro, Therese Mukamitsindo, e la moglie del deputato Liliane Murekatete.
Le indagini sono messe sul campo dal Nucleo Provinciale di polizia tributaria della Guardia di Finanza e dai carabinieri.
Ancora, si sono interessati al caso anche l’Ispettorato del Lavoro e gli ispettori del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le indagini dovranno far luce sui flussi di denaro e la gestione dei due centri, ma anche su eventuali irregolarità nei contratti e le condizioni di assistenza di alcuni minori ospitati nelle due strutture.
Le reazioni di Soumahoro, della suocera e della moglie
Nei giorni scorsi Aboubakar Soumahoro si è sfogato su Facebook: “Voi mi volete distruggere, voi avete paura delle mie idee, di chi lotta. Pensate di seppellirmi ma non mi seppellirete. Sono giorni che non dormo. Io non lotto solo per Aboubakar, non ho mai lottato per Aboubakar. Ho lottato per le persone che voi avete abbandonato”.
È d’uopo ricordare che il deputato non risulta tra gli indagati. Dall’altra parte, la moglie e la suocera di Soumahoro hanno da subito respinto le accuse e la moglie, Liliane, ha dichiarato che con queste indagini “vogliono affossarlo”, specialmente “dopo essere andato a Catania per difendere lo sbarco dei migranti”.