Inchiesta Covid, ex ministri Speranza, Grillo e Lorenzin indagati per non aver aggiornato il piano pandemico
Roberto Speranza, Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin, ex ministri della Salute, sono indagati con l'accusa di non aver aggiornato il piano pandemico
L’ex ministro della Salute Roberto Speranza e i suoi predecessori al dicastero Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin sono indagati per omissione in atti d’ufficio in uno stralcio romano dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid nella provincia più colpita dal virus. A svelarlo è stata la Procura di Roma, che secondo quanto si apprende avrebbe iscritto i tre nel registro degli indagati con l’accusa di non aver aggiornato il piano pandemico.
- Indagati Speranza, Grillo e Lorenzin
- Chi sono gli altri indagati
- Archiviate le posizioni di Conte e Lamorgese
Indagati Speranza, Grillo e Lorenzin
Secondo quanto si apprende dagli stralci d’inchiesta provenienti dalla capitale, i pm romani ora vaglieranno le posizioni e decideranno se procedere ad una nuova iscrizione anche a Piazzale Clodio.
Una parte degli atti della maxi indagine della Procura di Bergamo sul Covid è stata trasmessa alla Procura di Roma per competenza territoriale. Secondo quanto si apprende gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati a Bergamo gli ex ministri della sanità Speranza, Lorenzin, Grillo e una serie di tecnici del Ministero.
Chi sono gli altri indagati
Oltre agli ex ministri ci sono anche altri 13 indagati. Tra di loro Giuseppe Ruocco, in qualità di direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2012 al 2014 e dal 2017 al 2021 come segretario generale del ministero della Salute, Ranieri Guerra come direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute dal 2014 al 2017, Maria Grazia Pompa, direttrice dell’Ufficio 5 fino al 2016 e Francesco Paolo Maraglino, direttore dell’Ufficio 5 della Direzione Prevenzione Sanitaria.
Per ognuno di loro, come per Speranza, Grillo e Lorenzin, ci sono specifiche accuse come falsità ideologica in relazione ai “dati falsi comunicati all’Oms e alla Commissione Europea attraverso appositi questionari” o truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, con quest’ultima che vede coinvolto anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità.
Archiviate le posizioni di Conte e Lamorgese
Intanto per Speranza sono arrivate anche buone notizie. Il Tribunale dei ministri ha infatti archiviato la sua posizione e quelle dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell’ex ministra Luciana Lamorgese.
Archiviazione anche per Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede finiti indagati in seguito alle denunce da parte di associazioni dei familiari delle vittime, di consumatori e di alcuni sindacati relativamente alla gestione della pandemia