In volo per Marsiglia Papa Francesco commenta Lampedusa: “Non c’è invasione, solo propagande allarmiste"
Papa Francesco da Marsiglia: "Non c'è nessuna emergenza immigrazione". Parole dure sulla mancanza di accoglienza: "Non servono parole, ma fatti"
Papa Francesco, all’evento Rencontres Méditerranéennes dove si sono tenuti incontri che hanno raccontato il Mediterraneo, ha commentato la situazione tragica di Lampedusa. Di fronte al memoriale dedicato ai marinari e ai migranti dispersi in mare, il Papa ha parlato di “enorme cimitero” in acqua. Contro chi blocca i salvataggi in mare usa toni duri e dice: “Sono gesti di odio contro i fratelli, travestiti da equilibrio”. In merito al fenomeno migratorio chiede di fare attenzione alla propaganda allarmista che annuncia emergenze che non esistono e ricorda che “alle radici dei tre monoteismi mediterranei c’è l’accoglienza”.
No a propaganda allarmista
Nel suo discorso a Marsiglia, fatto a braccio e con parole dure, Papa Francesco non risparmia nessuno. In più occasioni ha voluto ribadire come il Mediterraneo non può essere un cimitero (come nel caso del neonato di 5 mesi deceduto a Lampedusa) e che il fenomeno migratorio non è un’emergenza.
Durante il suo intervento agli Incontri Mediterranei ha voluto sottolineare – in controtendenza rispetto alle decisioni e alle parole della politica italiana che vuole invece chiedere ai richiedenti asilo 5 mila euro di “garanzia” – che non c’è nessuna invasione e nessuna emergenza. “Quanto all’emergenza, il fenomeno migratorio non è tanto un’urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea”.
Accoglienza e non porti chiusi
È l’indifferenza che insanguina il Mediterraneo, dice Papa Bergoglio. Di fronte al monumento dei marinai e dei migranti morti in mare, il Papa parla senza censure e avverte che “siamo a un bivio di civiltà” tra la fraternità e l’indifferenza.
Non solo porti aperti, le parole del Papa invitano ad aprire il cuore e le porte delle chiese e delle canoniche (al contrario di quanto fatto dalla Francia, blindata per evitare l’arrivo di migranti). Sul fronte dei naufragi “non servono parole, ma fatti e umanità”.
La partenza da Fiumicino
Papa Francesco ha iniziato a parlare del tema dei migranti fin dalla sua partenza da Fiumicino. Poco prima delle 14 i giornalisti lo hanno circondato e Bergoglio ha risposto ad alcune domande, confidando che a Marsiglia “spero di avere il coraggio di dire tutto quello che voglio dire”.
Così è stato, anche in quei pochi minuti prima del volo, quando sui fatti di Lampedusa ha detto che “è una crudeltà e una terribile mancanza di umanità”. Secondo il Papa infatti “li tengono nei lager libici, poi li buttano in mare” ed è a quel punto che devono trovare l’accoglienza, non i porti chiusi.