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In Italia 51 nuovi casi di West Nile in una settimana, i morti salgono a 16: il bollettino aggiornato dell'Iss

Il bollettino dell’Istituto Superiore della Sanità segnala 51 nuovi casi e 3 nuovi decessi tra le persone colpite da West Nile. Primo caso sospetto in Sardegna

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Prosegue il monitoraggio dell’infezione da West Nile Virus in Italia da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). L’ultimo bollettino parla di 51 nuovi casi segnalati nel periodo compreso tra il 12 e il 18 settembre. Il totale dei casi segnalati in Italia a partire dall’inizio di maggio 2024, quindi, tocca quota 382.

West Nile Virus, nuovi casi in Italia

Come riportato dal bollettino dell’Iss, i casi che si sono manifestati in forma neuroinvasiva sono stati 222 così suddivisi per regione: 12 Piemonte, 9 Lombardia, 38 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 131 Emilia-Romagna, 1 Lazio, 2 Abruzzo, 11 Campania, 2 Puglia, 2 Calabria, 1 Sardegna, 2 casi importati dagli Stati Uniti, 5 dall’Albania e 1 caso dalla Romania.

Sono stati 45, invece, i casi asintomatici identificati in donatori di sangue: 2 Piemonte, 10 Lombardia, 14 Veneto, 2 Friuli-Venezia Giulia, 16 Emilia-Romagna, 1 Campania.

Rocco Bellantone, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss)

Tre nuovi morti tra le persone colpite da West Nile

Lo stesso bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità riporta anche i casi di West Nile che hanno dato febbre, 114 per l’esattezza: 3 Piemonte, 3 Lombardia, 69 Veneto, 4 Friuli-Venezia Giulia, 30 Emilia-Romagna, 1 Calabria, 1 caso importato da Oman e 1 dal Marocco.

Un solo caso, tra quelli segnalati, è risultato essere asintomatico mentre in 16 occasioni sono stati registrati decessi. È successo in Piemonte (3 casi), Lombardia (1), Veneto (7), Friuli-Venezia Giulia (3), Emilia-Romagna (3) e Calabria (1). Rispetto all’ultimo bollettino i decessi sono aumentati di 3 unità. Il primo caso umano autoctono di infezione da West Nile della stagione è stato segnalato dall’Emilia-Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena.

Primo caso di West Nile su un uccello in Sardegna

Finora i casi di West Nile non sono stati registrati in Sardegna, ma da Ottana, in provincia di Nuoro, è arrivata la segnalazione della presenza del virus riscontrata in un volatile. Al momento, come riportato dall’ANSA, la Asl di Nuoro è in attesa della conferma da parte del centro di referenza nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (Cesme) di Teramo.

La Asl ha proposto al comune di Ottana e ad altri centri limitrofi l’emissione di un’ordinanza per mettere in atto tutta una serie di azioni preventive per evitare la diffusione del virus e l’insorgenza di casi umani. Tra le raccomandazioni c’è quella di svuotare di frequente i sottovasi, evitare ristagni d’acqua o trattare con prodotti larvicidi ogni 15 giorni circa tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane o schermare porte e finestre con zanzariere.

Come si trasmette la West Nile Disease

Lo scopo è scongiurare la riproduzione delle zanzare. La West Nile Disease, infatti, è una malattia infettiva trasmessa proprio dalle zanzare infette, spesso appartenenti al genere Culex. Il virus resta nell’ambiente attraverso il continuo passaggio fra le zanzare e gli uccelli selvatici.

Nell’80% dei casi la West Nile negli esseri umani è asintomatica. Nell’1% dei casi i soggetti che contraggono il virus accusano sintomi più gravi come febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista.

Fonte foto: 123RF

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