Imprenditore offre lavoro a Napoli durante le proteste per l'abolizione del Reddito di cittadinanza: il video
Durante le proteste per il reddito di Cittadinanza un imprenditore è andato tra i manifestanti a offrire lavoro
Sorpresa alla manifestazione a Napoli. Un imprenditore si è recato tra gli ex percettori del Reddito di cittadinanza in protesta per offrire posti di lavoro nel suo ristorante. La misura che ha sostituito il sussidio intanto ha poco successo.
- La manifestazione di Napoli
- Le dichiarazioni dell'imprenditore
- Poche domande per l'erede del Reddito di cittadinanza
La manifestazione di Napoli
Durante la giornata di oggi un imprenditore napoletano, Diego Borrelli, si è recato tra i manifestanti che protestavano nella città partenopea contro la fine del Reddito di cittadinanza, in vigore dal 31 agosto.
Il corteo stava attraversando la città, animato da alcuni comitati per la difesa del Reddito di cittadinanza. La manifestazione aveva bloccato il traffico in via Santa Lucia, poco a sud di Palazzo Reale.
Il sud è l’area dell’Italia che beneficiava di più del sussidio ideato dal primo governo Conte e la Campania era la regione più interessata, con oltre 775 mila persone che facevano parte di famiglie in cui c’era un percettore del Reddito di cittadinanza.
Le dichiarazioni dell’imprenditore
Proprio al presidio in via Santa Lucia si è presentato Borrelli, imprenditore napoletano proprietario di alcuni ristoranti, che ha comunicato ai manifestanti l’intenzione di assumere chi di loro fosse stato disposto a lavorare per lui.
Arrivato a bordo del suo scooter, l’imprenditore ha dato il suo numero di telefono a chi era interessato, dicendo: “Io sono disponibile ad assumere chi ha davvero voglia di lavorare, vi lascio il mio numero di telefono, cerco personale per i miei ristoranti”
Si è poi fermato, come mostra il video, a parlare con un manifestante in particolare, che ha dichiarato di essere disposto a strappare la tessera del Reddito di cittadinanza in cambio di un contratto di lavoro, dicendogli: “Da domani scendi a lavorare”.
Poche domande per l’erede del Reddito di cittadinanza
Dal 1 settembre era possibile iniziare a fare domanda per il Supporto alla formazione e al lavoro, il sussidio che ha sostituito il Reddito di cittadinanza e che vale 350 euro al mese, riservato ai cosiddetti occupabili.
Il sito del governo che riceve le richieste ha pubblicato i dati dei primi giorni e, a fronte di 180 mila persone aventi diritto, soltanto 8000 hanno presentato i documenti per ottenere questo nuovo assegno mensile.