Il testamento di Silvio Berlusconi è impugnabile: i figli discutono su chi debba pagare Fascina e Dell'Utri
I cinque figli di Berlusconi non hanno ancora accettato il patrimonio. Si discute su chi deve pagare la somma a Fascina e Dell’Utri
Chi pagherà Marta Fascina e Marcello Dell’Utri con i propri soldi? L’ultimo dei testamenti di Silvio Berlusconi detta le volontà in merito alla donazione di soldi al fratello, all’amico Dell’Utri e alla compagna Fascina. I cinque figli stanno cercando un accordo tra di loro per decidere chi dovrà pagare il conto di 230 milioni in donazioni. Nel tentativo di limitare il coinvolgimento di studi legali e possibili cause, il pagamento della cifra a Marta Fascina, Paolo Berlusconi e Marcello dell’Utri potrebbe ricadere solo su Marina e Pier Silvio Berlusconi.
Chi pagherà Fascina e Dell’Utri
Per evitare cause e problemi legali i cinque figli di Berlusconi sono alla ricerca di un accordo per stabilire chi deve pagare le donazioni a Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello Dell’Utri. La somma complessiva da pagare è di 230 milioni di euro, suddivisi in 100 milioni per Fascina e Berlusconi fratello e 30 milioni per Dell’Utri (che userà per costruire una biblioteca).
Tra i problemi in merito alle donazioni c’è l’assenza, nell’ultimo dei tre testamenti redatti da Silvio Berlusconi, del figlio Luigi. L’assenza del suo nome lo esonera dal pagamento della somma.
Eredità legittima
Il problema sorge nel momento in cui il testamento è diviso tra i figli del primo matrimonio e quelli del secondo. Infatti ai tre figli del secondo matrimonio spetta un quinto a testa dei due terzi del patrimonio (detta la “legittima”), mentre il restante terzo ai due figli del primo matrimonio.
La legge impone che la somma legittima non venga intaccata, essendo un valore minimo. In questo caso soltanto i primi due figli, Marina e Pier Silvio, dovrebbero pagare la donazione di 230 milioni di euro. Con l’analisi completa del patrimonio però anche la cifra degli altri due figli coinvolti nel terzo testamento potrebbero superare la soglia di un quinto a testa dei due terzi del patrimonio e potrebbero così partecipare alla loro quota del pagamento a Fascina e Dell’Utri.
I figli non hanno accettato l’eredità
I figli di Silvio Berlusconi non hanno ancora accettato l’eredità e questo perché prima c’è necessità di ricostruire il patrimonio di Silvio Berlusconi. Non basta infatti verificare il lascito al momento della scomparsa (relictum), ma anche ricostruire tutte le donazioni effettuate il lungo l’arco della vita (donatum).
Per questo motivo gli eredi diretti dell’ex premier sono a lavoro con i propri avvocati (Luca Fossati dello studio Chiomenti e Carlo Rimini) per definire il perimetro del patrimonio da distribuire. Questo lavoro potrebbe durare anche anni.