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CRONACA ESTERA

Il maestro di judo Ezio Gamba ha insegnato a Vladimir Putin: "Ha talento e sembra un bambino curioso"

Ezio Gamba, medaglia d’oro olimpica a Mosca nel 1980, ha legato il suo nome non solo ai successi nel judo, ma anche a una figura politica come Vladimir Putin

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Ezio Gamba, celebre judoka italiano e medaglia d’oro olimpica a Mosca nel 1980, ha legato il suo nome non solo ai successi sportivi, ma anche a una figura politica di spicco come Vladimir Putin. Dal 2008, Gamba ha allenato la nazionale russa di judo e ha svolto il ruolo di istruttore personale del presidente russo.

Ezio Gamba, il maestro di judo di Vladimir Putin

Questa collaborazione ha portato Gamba a ricevere, nel 2012, la cittadinanza russa, conferitagli direttamente da Putin come segno di riconoscimento per i traguardi raggiunti dalla squadra sotto la sua guida.

Mi ha dato la cittadinanza russa, ma io lo vedo solo come sportivo. Ha talento e sembra un bambino curioso” dice Gamba di Putin in un’intervista sul Corriere della Sera.

Ezio Gamba con Vladimir Putin

Nonostante il profondo legame con la Russia, Gamba ha recentemente annunciato il suo imminente ritorno in Italia, dopo sedici anni trascorsi all’estero.

Il motivo di questo rientro è la sua candidatura alla presidenza della Federazione Italiana Lotta, Judo, Karate e Arti Marziali.

La decisione di tornare in Italia

Gamba ha sottolineato che la decisione di tornare è motivata dall’amore per il suo Paese e dal desiderio di contribuire al rinnovamento del judo e delle arti marziali in Italia.

Mentre il contratto con la Federazione Russa di Judo scade nel 2028, Gamba ha dichiarato che la scelta di rientrare è stata accolta con comprensione dalle autorità russe, riconoscendo che si tratta di una scelta di cuore.

Il tecnico bresciano ha inoltre espresso l’intenzione di non alimentare polemiche, ma di concentrarsi sullo sviluppo di un programma che possa portare benefici alla federazione italiana, puntando su pianificazione a lungo termine e sull’educazione dei giovani atleti.

Un rapporto professionale e sportivo

Nel frattempo, la sua esperienza in Russia, che includeva anche interazioni dirette con Putin, rimane un capitolo significativo della sua carriera.

Si è trattato di un periodo caratterizzato da un approccio professionale e sportivo con il leader russo, distante dalle questioni politiche che negli ultimi tempi hanno coinvolto il Paese.

Fonte foto: ANSA

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