NOTIZIE
CRONACA

Il calendario scolastico 2024/25, quando si torna a scuola dopo le vacanze estive: le date regione per regione

Il rientro a scuola a settembre 2024 avverrà, come di consueto, secondo un calendario differenziato fra le varie regioni

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso il calendario scolastico per l’anno 2024/2025. Come di consueto il ritorno fra i banchi sarà differenziato fra le varie regioni e le province autonome. I primi a tornare in classe lo faranno giovedì 5 settembre. Gli ultimi lo faranno lunedì 16.

I primi a tornare a scuola: 5 e 9 settembre

Gli alunni della provincia autonoma di Bolzano torneranno a seguire le lezioni in aula il 5 settembre. A seguire quelli di Trento il 9 del mese.

Ritorno a scuola l’11 e il 12 settembre

Le bambini e ragazzi di sei regioni del Nord e del Centro-Nord torneranno in classe dall’11 settembre: si tratta di Piemonte, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Veneto e Valle d’Aosta. Seguiranno, il 12 settembre, Lombardia, Molise, Sardegna, Sicilia, Campania.

Il ministro Giuseppe Valditara.

Le ultime regioni a riaprire le scuole

Partiranno giorno 16 settembre le lezioni scolastiche nelle regioni rimanenti: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana.

Tabella riassuntiva

Giorno Regione
5 settembre Provincia autonoma di Bolzano
9 settembre Provincia autonoma di Trento
11 settembre Piemonte, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta
12 settembre Lombardia, Molise, Sardegna, Sicilia, Campania
16 settembre Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Toscana

La riforma della scuola di Giuseppe Valditara

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha in mente una profonda riforma della scuola. Uno dei punti allo studio è la riforma 4+2 degli istituti tecnici e professionali. L’obiettivo è quello di far entrare i giovani prima nel mondo del lavoro e rispondere alla cronica carenza di profili tecnici nel panorama professionale italiano.

Il ministro punta poi a una riforma del voto di condotta operativa dal prossimo anno scolastico al fine di porre un freno ai crescenti episodi di bullismo.

Il piano prevede inoltre l’introduzione di attività di cittadinanza solidale: in caso di sospensione fino a due giorni, lo studente sarà avviato a un percorso di riflessione culminante in un elaborato critico. Per sospensioni più lunghe lo studente dovrà dedicarsi ad attività socialmente utili.

Un altro dei punti principali della riforma Valditara riguarda la valutazione del comportamento espressa con un giudizio sintetico nelle scuole elementari e con voti numerici nelle scuole medie, che influiranno sulla media complessiva.

Fonte foto: IPA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963