Il 4 novembre è la Festa delle forze armate: origini e significato della ricorrenza. Il programma del 2022
Il 4 novembre di ogni anno si commemora la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Storia, significato e programma delle celebrazioni
Il 4 novembre ricorre quella che viene comunemente chiamata Festa delle Forze Armate e il cui nome ufficiale è ‘Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate’.
- 4 novembre: cosa si festeggia
- Storia delle celebrazioni
- 4 novembre: ricorrenza mobile
- Il 4 novembre è festa o no?
- Le celebrazioni del 4 novembre 2022
- 4 novembre unica festa delle Forze Armate?
4 novembre: cosa si festeggia
L’evento è legato alla fine della Prima Guerra Mondiale: il 3 novembre 1918 fu firmato l’armistizio, entrato in vigore il giorno dopo, fra Italia e Impero austro-ungarico.
Armistizio che pose fine al conflitto mondiale. La firma avvenne a Villa Giusti a Padova, dimora del conte Vettor Giusti del Giardino.
La ricorrenza intende festeggiare l’unità nazionale perché la firma dell’armistizio permise agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste.
Questo, come si legge sul sito del ministero della Difesa, permise di “portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale”.
Le forze armate vengono altresì celebrate in virtù delle migliaia di giovani soldati che diedero la vita nel conflitto.
Storia delle celebrazioni
La prima celebrazione ufficiale risale all’anno successivo all’armistizio: il 4 novembre 1919 si svolse una commemorazione militare con distribuzione di medaglie.
Il 4 novembre 1920 fu inaugurata sull’Altare della Patria un’iscrizione con il bollettino della Vittoria e furono celebrate le bandiere dei reparti militari che avevano partecipato al conflitto.
Il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del ‘Milite Ignoto’ presso l’Altare della Patria.
L’anno dopo, con il Regio decreto 1354 del 23 ottobre 1922, il 4 novembre divenne festa nazionale.
4 novembre: ricorrenza mobile
Quella del 4 novembre è stata fin dagli inizi una festività dalle fortune avverse. Già nel 1921 i socialisti, fedeli alla loro linea antimilitarista, disertarono i festeggiamenti in polemica contro quella che definivano una “ignominiosa politica intesista fautrice di nuove guerre e contro tutti coloro che con tale manifestazione intendono fare una speculazione nazionalistica”.
Con l’avvento del fascismo, il Milite Ignoto, assurto a rango di nume tutelare della patria e indissolubilmente legato alla ricorrenza del 4 novembre, divenne immediatamente un simbolo del Regime e tale rimase finché con la caduta di Mussolini e l’avvento della repubblica il caduto senza nome non divenne infine simbolo di unità nazionale.
Il 4 novembre fu decretato ‘Anniversario della Vittoria’ e tale rimase fino alla caduta del regime. L’attenzione, dunque, si focalizzò sui successi militari più che sull’unità della nazione e sul sacrificio di migliaia di giovani soldati.
Negli anni della contestazione giovanile, dal ’68 in poi, la festa del 4 novembre e tutte le sue simbologie annesse, tornarono ad essere messe in discussione in quanto legate a una visione del mondo accusata di essere legata a retorica militarista e guerrafondaia.
Nel 1977, in accordo con lo spirito di austerity dell’epoca, si decise di rendere il 4 novembre festa mobile: le autorità partecipavano cioè alle solenni celebrazioni ufficiali mentre i cittadini si recavano a scuola o al lavoro come in qualsiasi altro giorno feriale.
L’articolo 1 della legge n. 54 del 5 marzo 1977 riportava la seguente disposizione: “(…) A decorrere dal 1977 la celebrazione della festa nazionale della Repubblica e quella della festa dell’Unità nazionale hanno luogo rispettivamente nella prima domenica di giugno e nella prima domenica di novembre. Cessano pertanto di essere considerati festivi i giorni 2 giugno e 4 novembre”.
Dal 2001 il 2 giugno ridivenne festività da segnare in rosso sul calendario, mentre il 4 novembre rimase festa mobile.
La festa del 4 novembre divenne dunque una celebrazione in tono minore finché all’inizio degli Anni 2000 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi non decise di conferirle nuovamente attenzione e dignità con festeggiamenti solenni.
Il 4 novembre è festa o no?
Come detto, la festa delle Forze armate del 4 novembre non è uno dei giorni rossi del calendario: il 4 novembre si va a scuola e si lavora come in qualsiasi altro giorno feriale.
Va sottolineato però che una quantità di contratti collettivi nazionali presentano delle maggiorazioni alla paga del 4 novembre, che viene assimilata a una giornata di lavoro effettuata in una festività che cade di domenica.
Le categorie che godono del beneficio sono specificate all’interno dei singoli contratti collettivi. Per queste figure professionali allo stipendio base giornaliero si somma una aliquota giornaliera pari a 1/26esimo della paga mensile.
Il disegno di legge per rendere nuovamente festivo il 4 novembre è stato presentato a inizio novembre 2022 dal senatore di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.
Auspicio espresso in passato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le celebrazioni del 4 novembre 2022
Anche quest’anno, in occasione del 4 novembre, si terranno celebrazioni in diverse città italiane. Gli eventi principali si terranno a Roma e Bari dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella prenderà parte alle commemorazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate insieme ai vertici della Difesa.
Le celebrazioni iniziano giorno 3 novembre, anniversario della firma dell’armistizio fra Italia e Impero austro-ungarico. A Roma, al palazzo del Quirinale, si terrà alle 11:30 la cerimonia di consegna delle insegne dell’Ordine Militare d’Italia.
Il 4 novembre alle 9:00 all’Altare della Patria a Roma si tiene la consueta deposizione di una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto.
Le celebrazioni si spostano quindi a Bari dove alle 11:00 viene deposta una corona floreale al Sacrario militare dei Caduti di Oltremare.
La commemorazione prosegue quindi alle 11:30 sul Lungomare Nazario Sauro.
4 novembre unica festa delle Forze Armate?
Non tutti sanno che quella del 4 novembre non l’unica ricorrenza legata alle Forze Armate.
Il 2 giugno, festa della Repubblica, non è una ricorrenza legata alle Forze Armate, sebbene ogni anno si tenga la tradizionale parata in divisa lungo via dei Fori Imperiali.
L’Italia conta molte altre ricorrenze militari. Fra le altre feste militari di rilievo si ricordano:
- 26 gennaio – Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini
- 28 marzo – Festa dell’Aeronautica
- 4 maggio – Festa dell’Esercito
- 10 giugno – Festa della Marina
- 9 settembre – Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare
- 12 novembre – Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace
- 4 dicembre – Festa della Patrona della Marina militare
- 10 dicembre – Festa della Patrona dell’Aeronautica militare
L’elenco completo delle solennità civili è visionabile sul sito del Governo italiano.
Esiste poi tutta una serie di celebrazioni minori. Nell’esercito ogni reparto ha le sue ricorrenze e dedica almeno due giorni alle commemorazioni: una per il santo patrono e l’altra per un evento legato ad accadimenti passati (una battaglia, un sacrificio, un atto eroico, ecc…)
Qui l’elenco delle feste dei reparti dell’esercito italiano.