NOTIZIE
POLITICA

Ignazio La Russa e la rivelazione sul busto di Benito Mussolini che aveva in casa: a chi l'ha affidato

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha spiegato che fine ha fatto il busto di Benito Mussolini che aveva in casa e che ha fatto tanto discutere

Pubblicato:

Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Che fine ha fatto il busto di Benito Mussolini che Ignazio La Russa aveva in casa e che tanto ha fatto discutere? Lo ha rivelato lo stesso presidente del Senato.

L’annuncio di Ignazio La Russa sul busto di Benito Mussolini

Durante un’intervista concessa al Corriere della Sera, Ignazio La Russa, non appena il giornalista ha citato il busto di Benito Mussolini, ha spiegato: “Terrò una conferenza stampa appena arriveremo alle duecentomila citazioni del busto che avrei a casa. Ci siamo vicini”.

Il presidente del Senato ha poi spiegato: “Per la cronaca quel busto l’ho esiliato da mia sorella ed è una opera d’arte ereditata da mio padre e mai esibita pubblicamente”.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha fatto chiarezza sul suo busto di Benito Mussolini che ha fatto molto discutere.

Ignazio La Russa e il fascismo: le sue parole

Ignazio La Russa, nella stessa intervista, ha anche spiegato quando ha smesso di sentirsi fascista: “Nel 1995 a Fiuggi facemmo i conti con il fascismo e fui tra i protagonisti di quella svolta. Il mio atteggiamento forse troppo benevolo verso il Ventennio era già mutato da tempo, fin dai 18 anni, dopo i miei studi all’estero dove avevo avuto amici di tutte le etnie e di tutte le religioni”.

Sul momento in cui avvertì di “essere cambiato”, il presidente del Senato ha aggiunto: “Fu quando mi resi conto delle leggi razziali. Da ragazzo non me ne aveva parlato quasi nessuno, lo ammetto. In me scattò qualcosa, che fu amplificato dalla conoscenza della comunità ebraica, dalla partecipazione alla loro vita, alle loro cerimonie. Al loro dolore. E non fu un fatto episodico ma un processo”.

Ignazio La Russa antifascista? La sua risposta

Alla domanda del giornalista “Perché non accetta di definirsi antifascista?”, Ignazio La Russa ha risposto: “Non accetto di rispondere come una scimmietta ammaestrata, oltre che per il ricordo degli anni Settanta. Mi riconosco nei valori della libertà, del rifiuto del razzismo e dell’antisemitismo, seguo i dettami della nostra Costituzione”.

Il presidente del Senato ha anche detto: “Per difendere tutti i diritti garantiti dalla nostra Carta sarei pronto a dare la vita. Ho servito e servo la Costituzione”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963