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I prof no vax possono tornare a insegnare a scuola: la decisione del ministero

I professori che non si sono voluti vaccinare contro il coronavirus potranno tornare a insegnare a settembre

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Il ministero dell’Istruzione, tramite una nota diffusa venerdì 19 agosto a tutte le scuole, ha deciso che i docenti no vax potranno tornare in classe a fare lezione all’inizio del prossimo anno scolastico. Lo stesso discorso è valido per bidelli e amministrativi che non si sono sottoposti al ciclo vaccinale anti Covid: anche loro potranno ripresentarsi sul luogo di lavoro.

I prof no vax possono tornare a fare lezione

Il documento, pubblicato sul sito del Miur e recapitato a presidi e dirigenti scolastici, spiega che, esaurite alla data del prossimo 31 agosto le disposizioni emergenziali che avevano partorito norme straordinarie per l’attività didattica, non c’è più bisogno del requisito della vaccinazione per poter svolgere la propria mansione.

Dunque decade la regola più importante relativa all’obbligo vaccinale, ossia quel “requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni da parte dei soggetti obbligati”.

Un’altra norma stabilita nei mesi scorsi imponeva “al dirigente scolastico di utilizzare il docente inadempiente in attività di supporto all’istituzione scolastica”. Vale a dire che veniva indicato di trasferire i prof no vax ad altre mansioni non a contatto con gli studenti, come stabilito dal decreto Covid del 1° aprile che aveva cancellato l’iniziale sospensione nei loro confronti.

La nuova circolare

La circolare ora mette nero su bianco che queste norme hanno “esaurito la o la loro validità al 31 agosto 2022 e, in assenza di ulteriore specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023“.

Altrimenti detto, si legge sempre nel comunicato ministeriale, “non sono rinvenibili i presupposti normativi per una rinnovata pianificazione da parte di questo Ministero destinata all’introduzione di misure di contrasto al COVID-19 e, pertanto, il citato Piano per la prosecuzione delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione non verrà rinnovato per l’anno scolastico 2022/2023″.

Se aumenteranno i casi, non è esclusa la reintroduzione di nuove misure

Quindi si riaprono le porte per il ritorno in classe ai docenti no vax. Non è escluso che si possa fare retromarcia: il documento sottolinea che il ministero della Salute, “di concerto” con le altre autorità, e presumibilmente in caso di una nuova ondata di contagi, “può adottare e aggiornare linee guida e protocolli volti a regolare lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali”.

Fonte foto: ANSA

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