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Hebe de Bonafini è morta: chi era la leader delle Madri di Plaza de Mayo, una vita spesa per i diritti umani

Hebe de Bonafini, simbolo mondiale dei diritti umani, è deceduta all'età di 93 anni

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Lungo la mattinata di domenica 20 novembre, all’età di 93 anni, si è spenta Hebe de Bonafini, storica presidente delle “Madres de Plaza de Mayo“, l’associazione di donne che con un fazzoletto bianco in testa ha dato filo da torcere alla dittatura militare argentina (1976-1983) per ritrovare le figlie e i figli desaparecidos.

Hebe de Bonafini, l’annuncio della scomparsa

La notizia della scomparsa è stata annunciata da fonti vicine alla storica militante per i diritti umani e confermato dalla vicepresidente dell’Argentina, Cristina Fernandez.

“Carissima Hebe, Madre di Plaza de Mayo, simbolo mondiale della lotta per i diritti umani, orgoglio dell’Argentina. Dio ti ha chiamato nel giorno della sovranità nazionale… non deve essere un caso. Semplicemente grazie e hasta siempre”. Così su Twitter la vicepresidente del paese latinoamericano.

Il comunicato della famiglia

Secondo una nota divulgata dalla famiglia, Hebe era stata ricoverata all’Hospital Italiano della città di La Plata per delle analisi e dimessa poi il 13 ottobre. Il 4 dicembre avrebbe spento 94 candelina. In Argentina sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale.

“La nostra presidente Hebe de Bonafini ha cambiato casa, come diceva lei delle compagne che l’hanno preceduta. Rimarrà per sempre nella Plaza de Mayo”, ha dichiarato l’Associazione Madri di Plaza de Mayo.

Hebe de Bonafini, icona della lotta per i diritti umani

Simbolo della lotta per i diritti umani, de Bonafini ha è stata a capo delle manifestazioni delle madri, ogni giovedì dal 1977 a oggi, innanzi al palazzo del governo.

Fra gli scomparsi, sequestrati e catturati dai militari del regime nella cosiddetta ‘Guerra sporca’, figuravano anche due figli dei suoi figli: Jorge Omar e Raul Alfredo.  Anche di sua nuora, Maria Elena Bugnone, non si è avuta più notizia.

“Siamo un’organizzazione politica, con un progetto nazionale e popolare di liberazione”, andava ripetendo Bonafini.

Fonte foto: ANSA

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