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CRONACA ESTERA

Greta Thunberg arrestata in Norvegia, difendeva le renne dal parco eolico: portata via di peso dalla polizia

Greta Thunberg è stata arrestata dalla polizia norvegese per aver manifestato contro le turbine eoliche costruite nei luoghi di pascolo delle renne

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

L’attivista ambientalista Greta Thunberg è stata arrestata e portata via di peso dalla polizia norvegese nella mattina di martedì 28 febbraio, durante una a manifestazione a Oslo. La ragazza si è unita alle proteste degli indigeni Sami e di altri attivisti che chiedono la rimozione delle turbine eoliche dai luoghi di pascolo delle renne a Fosen, in Norvegia. I manifestanti hanno bloccato l’accesso a diversi siti governativi, tra cui le porte del ministero delle Politiche Energetiche. 

La protesta degli attivisti

Da quasi una settimana, più precisamente da giovedì 23 febbraio, Greta Thunberg si trovava in sit-in davanti l’ingresso del ministero dell’Energia norvegese, bloccandone l’accesso.

La giovane attivista ha scelto di aderire alle proteste del popolo Sami, una popolazione indigena il cui tradizionale allevamento di renne è adesso minacciato dalle turbine eoliche che sorgono sui luoghi in passato adibiti al pascolo.

Greta Thunberg portata via dalla polizia norvegese a Oslo

“Non esiste transizione ecologica senza diritti umani” aveva dichiarato l’attivista durante il sit-in di protesta.

L’arresto dell’attivista

L’operazione delle forze dell’ordine era scattata nella notte, quando la polizia aveva rimosso di peso una dozzina di manifestanti.

Tra questi anche la Thunberg, portata via di peso dall’edificio che occupava insieme agli altri, condotta in caserma e poi rilasciata dopo alcune ore.

Una situazione analoga a quella avvenuta in Germania, quando l’attivista era stata arrestata per poche ore dopo le proteste alla miniera di Lützerath.

La storia dei parchi eolici di Fosen

La battaglia legale dei Sami per impedire l’installazione delle pale eoliche è stata una vicenda lunga e tortuosa. La conclusione è arrivata nel 2021, con la sconfitta dello stato norvegese.

Nel 2021 la Corte suprema norvegese aveva, infatti, stabilito che i due parchi eolici costruiti a Fosen, nella Norvegia centrale, violavano i diritti dei Sami in base alle convenzioni internazionali.

Eppure le turbine, a più di 16 mesi di distanza, rimangono ancora in funzione.

 

 

Fonte foto: Getty

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