Green pass: via libera dal Garante, ma non su una app
Il Garante per la privacy ha dato il via libera alla piattaforma per il rilascio del green pass, ma ha rinviato l'uso dell'app IO
Il Garante per la Privacy ha dato il via libera all’utilizzo del green pass in Italia, dando parere favorevole sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del certificato digitale. Si potrà usare l’app Immuni, mentre è stato rinviato l’impiego dell’app IO a causa di alcune criticità riscontrate.
Il green pass, introdotto dal decreto Riaperture per consentire gli spostamenti tra Regioni e l’accesso a eventi pubblici e sportivi, è ora previsto, nelle zone gialle, anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose
Il Garante, all’esito di lunghe e proficue interlocuzioni con il ministero della Salute – spiega una nota dell’Autorità – ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi.
Green pass in Italia, quando parte
Quando sarà pronta, la piattaforma rilascerà un codice QR che attesta la somministrazione di almeno la prima dose del vaccino, la guarigione da Covid-19 o il risultato negativo di un tampone.
Il codice potrà essere utilizzato da subito in Italia, perché il sistema di certificazione introdotto dal decreto è già attivo, mentre per l’uso in Europa bisognerà attendere la fine dell’iter comunitario.
Green pass in Italia: come ottenerlo
Lo schema di decreto prevede che il green pass venga messo a disposizione attraverso diversi strumenti digitali che permetteranno agli interessati di consultare, visualizzare e scaricare le certificazioni.
Il certificato si potrà ottenere dal sito web della Piattaforma nazionale-DGC, dal fascicolo sanitario elettronico, l’app Immuni e l’app IO. Inoltre gli interessati potranno rivolgersi anche al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione.
Per quanto riguarda le applicazioni per smartphone, il Garante ha autorizzato l’uso di Immuni, ma ha rinviato l’impiego di IO a causa di alcune criticità riscontrate.