Verso il 'super Green Pass': parla Draghi, cos'è e cosa prevede

Green Pass, si va verso l’obbligatorietà per tutti i lavoratori, pubblici e privati: è ciò che prevede il decreto del governo, in fase di rifinitura, che giovedì sarà all’esame della cabina di regia e poi approderà in Cdm.”Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato”, ha dichiarato il premier Mario Draghi dettando la linea sulle tappe necessarie per tornare alla normalità. Secondo il Presidente del Consiglio è questo il primo obiettivo del “super Green Pass”.

Il provvedimento sul certificato sanitario, al di là dei mal di pancia di una parte della Lega (“Saremo gli unici in Europa”, chiosa Salvini), nelle sue grandi linee è pronto. Resta da individuare la platea esatta dei destinatari. Palazzo Chigi starebbe pianificando l’estensione del Green pass non solo al settore pubblico, ma anche a tutto quello privato. “Ci stiamo lavorando”, spiegano fonti qualificate dell’esecutivo, come riferisce TgCom24.

L’obbligo per il pubblico partirà alla metà di ottobre, per dare il tempo a chi non ha fatto ancora la prima dose di vaccinarsi. E ci saranno sanzioni severe, pecuniarie e amministrative, per chi non ha la certificazione.

“Estendere il green pass a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione”, ha confermato Giancarlo Giorgetti, capo delegazione della Lega al governo. “L’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti”, ha spiegato, aggiungendo che “si andrà verso un’estensione senza discriminare nessuno”.

La posizione di Giorgetti, in linea con quella di tutti i presidenti di regione leghisti e di Confindustria, sembra così allontanare la prudenza di Matteo Salvini. Il segretario leghista dichiara di “non saper nulla” dell’estensione, ma la convinzione nel governo è che ormai la linea sia largamente condivisa.

Green pass esteso ai lavoratori pubblici

Per quanto riguarda il settore pubblico, è praticamente tutto fatto. L’estensione dell’obbligo del green pass arriverà con un nuovo decreto che il Cdm si appresta a varare questa settimana.

Il perimetro dell’estensione del green pass sarà ampio, andrà oltre i 1,2 milioni di dipendenti della Pubblica amministrazione finora stimati, perché si includeranno tutti i soggetti elencati dall’Istat, dunque gli enti pubblici (tranne quelli economici) e le società partecipate, come le Poste.

Dovrebbe esserci una norma anche per gli organi costituzionali, con rinvio alla loro autonomia. Mentre per i tribunali si va verso l’obbligo per magistrati e dipendenti, ma non alle parti processuali e per accedere agli sportelli pubblici.

Quanto alle sanzioni per i dipendenti pubblici senza pass, potrebbe venire applicato il modello della scuola: multe dai 400 ai 1000 euro e la sospensione della prestazione lavorativa – e quindi dello stipendio – dopo cinque giorni di ingresso al lavoro senza green pass.

Green pass esteso ai lavoratori pubblici, ma si punta anche al settore privato

Si parte con gli statali, ma non è escluso che si riesca a chiudere già questa settimana anche per i lavoratori del settore privato, arrivando ad un decreto unico.

Sul tema proseguono da giorni le riunioni tecniche a Palazzo Chigi del sottosegretario Roberto Garofoli con i ministeri competenti. In particolare con il ministero del Lavoro, che da settimane tratta con sindacati e Confindustria.

Se si riuscirà a sciogliere tutti i nodi l’obbligo del green pass per i lavoratori privati verrà inserito nel decreto di giovedì. Altrimenti si procederà per step, con un altro decreto ad hoc per il privato.

In ogni caso si procederà con un obbligo per tutti i privati, senza distinzione di categorie, anche se si era ipotizzato di dare la precedenza ai servizi, come ristoranti e trasporti di lunga percorrenza, per accedere ai quali oggi i clienti hanno l’obbligo del pass. Al momento non sarebbe in discussione la gratuità dei tamponi per i non vaccinati.