Green pass, Ricciardi: "Così buona parte dei no vax si convincerà. 50 milioni di euro al mese per curarli"

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, è intervenuto a DiMartedì su La7 per parlare dell’attuale situazione pandemica in Italia. In particolare, Ricciardi si è soffermato sugli strumenti istituiti per fronteggiare la nuova ondata, come il super Green pass, e la ritrosia di alcune persone che non sono disposte a vaccinarsi.

Ricciardi: “Con il Green pass buona parte dei no vax si convincerà”

Secondo Ricciardi, “con il Green pass una buona parte” dei no vax “si convincerà”. L’auspicio di Ricciardi è che “si renderanno conto che se non si vaccinano questa emergenza continuerà per anni. Tutto il paese ne risentirà, saremo bloccati”.

L’ex presidente dell’Iss ha aperto anche una parentesi economica: “Ogni mese spendiamo 50 milioni di euro per curare i no vax che vanno in ospedale. Mezzo miliardo di euro” ogni anno “che potremmo usare per curare altre malattie”.

L’Italia si trova in una fase di recrudescenza, con un progressivo aumento di contagi, ma è ben lontana dal periodo emergenziale vissuto a dicembre 2020. “Se paragoniamo questo momento allo stesso periodo dello scorso anno abbiamo molti morti in meno”, ha ricordato Ricciardi.

Ricciardi e l’obbligo vaccinale

Ricciardi ha poi spiegato che al momento l’obbligo vaccinale non è un tema all’ordine del giorno, contrariamente a quanto sta accadendo in altri Paesi europei che stanno affrontando ondate molto più preoccupanti. “In paesi come Germania e Austria, con la copertura vaccinale bassa, l’obbligo ha un senso – ha detto – in Italia si può arrivare al 90% della popolazione vaccinata con i bambini”.

Ricciardi ha parlato anche della temuta variante Omicron: “C’è una diminuita capacità del vaccino, ma non un ‘salto’. Non più dell’1% della popolazione si reinfetta, avviene in misura molto limitata”.

Sulla variante Omicron si susseguono quasi su base quotidiana nuovi studi e dati: gli ultimi, provenienti dal Sudafrica, delineano un quadro non ottimale per quanto riguarda la protezione offerta dai vaccini.