Green pass obbligatorio, al vaglio nuovo taglio prezzi tamponi
Il governo sta valutando di ridurre i costi dei tamponi per le aziende che vogliono pagarli ai propri dipendenti, in vista dell'obbligo di Green pass
Venerdì 15 ottobre è una giornata importante per l’Italia, in quanto diventa obbligatorio munirsi di Green pass per andare a lavoro. L’obbligo vale per tutti i lavoratori, nel pubblico e nel privato: una decisione che, a poche ore dalla fatidica data, ha sollevato un gran polverone.
L’Italia rischia infatti una paralisi a causa di scioperi annunciati e assenteismo da parte di chi non dispone di Green pass, non essendo vaccinato. In particolare, sono a rischio i porti e il settore degli autotrasporti, dove gran parte dei lavoratori non ha la certificazione verde, con possibili ripercussioni sui rifornimenti di materie prime e rallentamenti nelle aziende.
Green pass obbligatorio, il governo valuta un taglio di prezzo dei tamponi
Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti governative, però, per evitare possibili disagi il governo starebbe pensando a un’ulteriore taglio dei prezzi dei tamponi, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori che non hanno fatto il vaccino, per scelta personale o perché provenienti da Paesi esteri con politiche diverse.
Green pass obbligatorio, esclusa gratuità dei tamponi
Si tratterebbe quindi di una riduzione del costo, ma non di un totale azzeramento, per le aziende che vogliono pagare i tamponi ai dipendenti. È questa la direzione verso la quale si muove l’esecutivo, dopo l’incontro tra i sindacati e il premier Draghi a Palazzo Chigi.
A chiedere la gratuità dei tamponi erano state alcune forze politiche, tra cui il leader della Lega Matteo Salvini.
Il governo esclude di garantire la gratuità azzerando i costi per le imprese, ma riflette se rafforzare gli aiuti alle aziende, che hanno già un credito d’imposta al 30%.