Governo, vertice tra M5s, Pd e Conte. Cosa succede ora
L'incontro tra il premier incaricato e le delegazioni di M5S e PD si è concluso dopo più di due ore
Si è tenuto nella giornata di ieri, sabato 31 agosto, il vertice a Palazzo Chigi tra Giuseppe Conte e le delegazioni del M5s e del Pd. Dopo l’incontro, dai capigruppo di M5s e Pd sono arrivati segnali positivi, nonostante la tensione sollevata ieri dall’annuncio sui 20 punti di Luigi Di Maio.
“Quando si parla, quando gli ultimatum vengono messi a tacere è naturale fare tanti passi avanti. È quello che è successo oggi durante l’incontro” con Conte e il M5S, ha Andrea Marcucci, capogruppo PD al Senato. Anche Graziano Delrio ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Abbiamo fatto ulteriori passi avanti, e il presidente si incaricherà di fare una sintesi quasi definitiva”.
“Ora – scrive Marcucci su Facebook – Conte ha una grande responsabilità: deve procedere senza strappi, e portare al Colle, nel più breve tempo possibile, una squadra di governo che sia realmente di qualità anche nei nomi scelti”.
Dal fronte dei Cinque Stelle, il capogruppo Francesco D’Uva ha affermato: “Non mi risultano mal di pancia” nel M5S. “Abbiamo parlato di programmi e del documento che abbiamo già condiviso per vedere se si può andare incontro alle istanze di tutte le forze politiche interessate. Si sta lavorando per andare avanti. I tempi? Il prima possibile”, ha spiegato D’Uva. Stefano Patuanelli ha precisato: “Vedremo nelle prossime ore, ma la ricognizione è andata bene”.
Dopo il vertice Luigi Di Maio ha riunito in un appartamento privato lo stato maggiore del Movimento 5 Stelle per fare il punto della situazione sulle trattative con il Partito Democratico.
Nel tardo pomeriggio fonti di PD e M5S hanno reso noto all’Ansa che nell’incontro di oggi sono stati fatti passi avanti nella direzione giusta. I cinquestelle spiegano che “Il Movimento ha ottenuto: stop a nuovi inceneritori, stop a nuove concessioni sulle trivelle, revisione delle concessioni autostradali, taglio parlamentari nel primo calendario utile alla Camera, lotta all’immigrazione clandestina alla criminalità e all’evasione fiscale”.
I dem hanno fatto sapere che sono state accolte gran parte delle proposte del PD, “a partire dal taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, da una nuova legge sull’immigrazione, dal blocco dell’aumento dell’Iva e dallo sblocco immediato delle infrastrutture”.
Intanto Matteo Salvini si è rivolto direttamente al presidente della Repubblica: “Presidente Mattarella, basta, metta fine a questo vergognoso mercato delle poltrone, convochi le elezioni e restituisca la parola e la dignità agli Italiani”.
Gli fa eco Giorgia Meloni, che ha invitato il premier incaricato Conte a prendere atto che “non ci sono più le condizioni per formare un Governo” e a rimettere il mandato al presidente Mattarella.