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Giuseppe Cannavale scopre di avere un linfoma, il gesto dell'azienda sullo stipendio: "Curati, ti aspettiamo"

Giuseppe Cannavale aveva da poco firmato un contratto di apprendistato presso un'azienda, quando per lui è arrivata la doccia fredda: la diagnosi di un linfoma

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Mentre le imprese spesso licenziano per tagliare i costi, al 26enne Giuseppe Cannavale è successo il contrario: il giovane colpito da una forma aggressiva di linfoma di Hodgkin era pronto a perdere il suo posto di lavoro interinale. Invece l’azienda che l’aveva inserito da poco in organico gli ha permesso di conservare l’impiego al massimo della retribuzione.

La battaglia di Giuseppe Cannavale contro il linfoma

“Pensa solo a curarti, noi ti aspettiamo e ti paghiamo lo stipendio pieno fino a quando sarai guarito, contiamo su di te, ce la farai”, lo hanno rassicurato il ceo e la responsabile delle risorse umane. La storia di Giuseppe Cannavale è stata raccontata da La Stampa.

Il 26enne Cannavale era da poco entrato nella squadra della L&S Italia Spa a Brugnera vicino Pordenone, un’azienda che progetta e produce illuminazione tecnica. La sua mansione era, ed è, quella di analista funzionale.

Ritorno in azienda

Dopo una dura battaglia contro il cancro, Cannavale è infine tornato al lavoro mercoledì 27 novembre. Il tumore oggi è in fase di completa regressione e bisognerà attendere un paio di anni per scongiurare l’insorgenza di eventuali recidive. Dopo cinque anni la possibilità che il linfoma si ripresenti sarà prossima allo zero.

Cannavale non era neppure un dipendente di L&S Italia Spa, ma aveva firmato un contratto di apprendistato di tre anni con Adecco.

Il giovane temeva che il suo contratto potesse essere rescisso in tronco, lasciandolo senza stipendio e con le rate da pagare dell’auto appena acquistata. “Custodivo al massimo la speranza che potessero conservarmi il posto”, si è confidato il 26enne.

Quando il linfoma si è aggravato

Invece l’azienda gli ha offerto il massimo appoggio professionale e umano. Per i primi sei mesi ha percepito la malattia pagata dall’Inps, pari all’80%. La sua è stata una battaglia dura: al Cro di Aviano hanno aggiornato lo stadio dell’aggressività, dal secondo al quarto.

Giuseppe Cannavale si è sottoposto a sei cicli di chemioterapia, che hanno comportato i classici effetti collaterali: perdita di capelli, perdita di peso, confusione, depressione e gastrite acuta.

Il ragazzo è dovuto ricorrere a diversi accessi d’urgenza in pronto soccorso. Oggi il peggio sembra fortunatamente essere passato.

Fonte foto: 123RF / Giuseppe Cannavale

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